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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2014 alle ore 08:40.
L'ultima modifica è del 14 marzo 2014 alle ore 20:37.

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Il Ravello Festival torna a pensare in grande. Perché a Ravello tornano i grandi: dalla London Simphony Orchestra diretta da Daniel Harding al mostro sacro del songwriting pop Burt Bacharach, dal violino di Jean Luc Ponty agli ex Return to Forever Chick Corea e Stanley Clarke di nuovo insieme, dal carismatico Asaf Avidan alla esclusiva session acustica di Pino Daniele.

Dopo un paio di edizione all'insegna dell'austerity che comunque sono rimaste ben ancorate alla tradizione della kermesse musicale, quest'anno il budget a disposizione della Fondazione Ravello consente un calendario fittissimo di nomi di primo piano, come nelle migliori annate. Dal 21 giugno al 20 settembre Villa Rufolo e l'Auditorium Oscar Niemeyer ospiteranno cinquanta eventi tra spettacoli e concerti, con la mostra dello scultore britannico Tony Cragg a fare da sfondo. Il tema portante sarà il «Sud», con l'intenzione di sottolineare quella volontà di affermazione dell'«altro» che spesso sta all'origine dei processi creativi. E così si apre e si chiude nel segno di Napoli: serata inaugurale dedicata a Eduardo e commissionata a Isa Danieli e Danilo Rea tra musica e parole; quindi il concerto di chiusura, con l'Orchestra del Teatro di San Carlo e Juraj Valcuha alle prese con Mendelssohn e Richard Strauss.

Hardin dirige la London Simphony Orchestra
Sontuosa la proposta sinfonica: praticamente ogni fine settimana il Festival presenterà un'orchestra e nel lotto spiccano appunto i nomi della London Symphony Orchestra (unica data italiana il 18 luglio con Daniel Harding sul podio), della Orchestre National de France (il 6 settembre affidata al suo direttore musicale Daniele Gatti, tra i forti pretendenti alla Scala), dell'Orchestra Sinfonica di Lucerna – città wagneriana per eccellenza – il 5 luglio con la violinista Viviane Hagner.

Bacharach re del pop
Superbo il cartellone pop e jazz: prima di tutto il grandissimo vecchio Burt Bacharach (16 luglio), padre nobile della canzone internazionale, in una delle sue due uniche presenze italiane di quest'anno. Poi si va dal ritorno di Dulce Pontes (27 giugno) a quello di Chick Corea con Stanley Clarke (10 luglio), per non parlare di una fitta serie di debutti a Ravello e, spesso, al Sud Italia: tra gli altri l'israeliano Asaf Avidan (19 agosto), rivelatosi l'anno scorso a Sanremo; la caboverdiana Mayra Andrade, erede di Cesaria Evora (29 luglio); l'americana Chrysta Bell, nuova sorprendente musa di David Lynch (23 luglio). Nel segno del jazz il ritorno dell'inossidabile Jean Luc Ponty (17 agosto). Il mood argentino ricorre nello spettacolo, nuovissimo, che Luis Bacalov e Michele Placido proporranno il 9 agosto. Al Sud rimandano, ancora, il concerto della grande violinista jazz Regina Carter («Southern Comfort», il 17 luglio) e l'esibizione Southside Johnny, storico partner di Bruce Springsteen. E al migliore Sud di casa nostra si rifà, naturalmente, Pino Daniele, per la prima volta a Ravello, in versione acustica (6 luglio).

Ravello Festival
62esima edizione: «Il Sud»
Ravello, Villa Rufolo – Auditorium Oscar Niemeyer
Dal 21 giugno al 20 settembre 2014

www.ravellofestival.com

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