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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2014 alle ore 13:15.
L'ultima modifica è del 13 marzo 2014 alle ore 14:40.

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Il decorativismo misterico e splendente che si mischia al naturalismo dai densi sottesi psichici e dalle sospensioni fortemente ansiogene come cifra prima di un pittore il cui fascino inalterato, ad oltre un secolo di distanza, continua a far sognare lo spettatore. Indaga in maniera raffinata, concentrandosi sul principiare dell'epopea klimtiana, la mostra "Klimt. Alle origini di un mito", curata da Alfred Weidingere e Eva di Stefano, realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.

Sviluppandosi nel solco di una narrazione quasi da romanzo di formazione il percorso espositivo ripercorre fin dall'apprendistato giovanile gli sviluppi della poetica klimtiana, passando per lo stile aureo e culminando nell'ultima sala interamente dedicata all'esperimento di arte totalizzante che è il celeberrimo Fregio di Beehthoven esposto nel 1902 a Vienna all'interno del Palazzo della Secessione. Il tutto è raccontato attraverso la presenza in mostra di capolavori quali Adamo ed Eva , la Salomè veneziana, lo splendido Girasole, la Madre con due bambini dalle forti note delicatamente espressionistiche, il Ritratto di signora davanti al caminetto, l'inquietante ritratto Ritratto femminile del 1898, il bellissimo Acqua in movimento, l'incanto terrifico del simbolista Fuochi Fatui .

Spiega Agnes Husslein-Arco, direttore del Belvedere: «Pochi sanno che la Künstler-Compagnie, la Compagnia degli Artisti costituita nel 1881 da Gustav Klimt, da Franz Matsch (compagno di Klimt alla Kunstgewerbeschule dell'Österreichisches Museumfür Kunst und Industrie) e da Ernst Klimt, fratello minore di Gustav, fu attiva per quasi dodici anni, distinguendosi soprattutto nella decorazione pittorica di edifici pubblici, specialmente teatri. A tali incarichi si dovette, in fondo, anche il successo di questa società di pittori, e in particolare di Gustav Klimt, sulla scena artistica viennese".

L'approfondimento con un'ampia sezione dedicata dell'esposizione sviscera il periodo storicista del pittore fin dal debutto d'apprendistato dei fratelli Klimt alla Künstler-Compagnie, la Scuola d'Arte Viennese, con al loro fianco Franz Matsch.

Merita da ultimo una particolare menzione il bellissimo catalogo, edito da 24 ORE Cultura, che costituisce l'apice del crescendo raffinato di questo editore.
KLIMT. Alle origini di un mito, al Palazzo Reale di Milano fino al 13 luglio 2014.

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