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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2014 alle ore 19:26.
L'ultima modifica è del 17 marzo 2014 alle ore 08:15.

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La Soprintendenza ai Beni Archeologici di Roma «non ritiene opportuna l'individuazione del Circo Massimo» come sede del concerto che i Rolling Stones terranno a Roma il 22 giugno. Ma negli stessi uffici ci si rende anche conto della «ricaduta positiva» dell'evento sul turismo e sull'immagine della capitale. Quindi, di fronte al parere positivo degli altri uffici coinvolti al tavolo tecnico per le Occupazioni di Suolo Pubblico, si chiede al comune di predisporre «un piano di sicurezza straordinario» che veda «l'impiego massiccio di forze dell'ordine sia verso il Palatino, sia verso i resti archeologici del Circo Massimo (lato Fao)», per poter «contrastare sul nascere ogni forma di azione lesiva per i luoghi archeologici, della cui protezione s'intende che il Comune si farà garante».

È quanto si legge nel parere fornito dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma al tavolo tecnico tenutosi il 5 marzo sull'argomento e diffuso oggi in forma integrale dal Soprintendente per i beni archeologici di Roma Mariarosaria Barbera per evitare la diffusione di informazioni parziali.
Nel parere si esprime preoccupazione per il rischio di atti vandalici e per i possibili danneggiamenti del patrimonio archeologico della zona che l'afflusso di 60.000 persone (tante se ne stima che arriveranno) può comportare. A questo proposito la soprintendenza ricorda «i gravi danni inferti al Circo Massimo e non solo per la celebrazione dello scudetto della Roma, nel 2001, che hanno provocato spiacevoli strascichi anche di natura economica a carico di Istituzioni Pubbliche».

Per il concerto degli Stones «i rischi per la conservazione del patrimonio archeologico, sono non solo elevati, ma anche difficilmente prevedibili». Inoltre si sottolinea come la «imponente invasività degli allestimenti» (palco e strutture correlate), farà venir meno, «per un periodo di alta affluenza turistica, della piena visibilità e godibilità di monumenti archeologici di rilevantissima importanza, quali il Circo Massimo anche dagli affacci delle alture del Palatino o dall'Aventino e la visione stessa del Palatino dal Circo Massimo e dall'Aventino». Per il concerto è infatti prevista l'installazione di un palco largo 40 metri, profondo 22 metri ed alto più di 20 metri, 37 gazebi, 4 torri alte 16 metri, oltre a un certo numero di automezzi e containers a servizio dell'impiantistica, nonché i servizi igienici.

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