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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2014 alle ore 10:18.

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Natura morta con pane e limone. La riproduzione con oggetti di design del celebre dipinto di MorandiNatura morta con pane e limone. La riproduzione con oggetti di design del celebre dipinto di Morandi

Può una ricetta far rivivere un maestro della pittura? E una tavola apparecchiata con grazia, far risuonare le voci di una famiglia bolognese, riunita per il pranzo domenicale? Gli oggetti, tanto ammirati nelle opere dell'artista, possono prendere nuova forma e tornare alla loro funzione, quotidiani eppur poetici, non più icone ma cose? Per lanciare questa sfida, rendere viva l'eredità di un grande maestro e sperimentare nuove relazioni tra arte, design e cucina, è nato «aroundmorandi - natura morta con pane e limone». Sì, l'artista cui si ispira è lui, Giorgio Morandi, e il progetto, promosso dall'associazione Wonderingstars, nasce dal l'incontro con due istituzioni, entrambe bolognesi e radicate sul territorio, il Museo Morandi e il MAMbo.

Perché, negli archivi dei nostri maestri, ci sono documenti preziosi da valorizzare, come il quaderno di ricette della famiglia Morandi, redatte a mano dalle sorelle di Giorgio, Anna, Dina e Maria Teresa, o la corrispondenza con amici, pittori e non. Lui manda cioccolata e i destinatari ricambiano con altri doni gastronomici. Lui artista, le sorelle maestre. Lui a Bologna, loro a insegnare per brevi periodi nelle scuole italiane di Alessandria d'Egitto. Nessuno, né Giorgio né le tre sorelle, si sposa. Vivono insieme per tutta la vita, in via Fondazza 38 a Bologna. Un legame forte, consolidato dai riti semplici della quotidianità e fonte di ispirazione per le opere del pittore.

A raccontare l'atmosfera del primo invito a casa Morandi, è Cesare Brandi. «Appena seduto a tavola constatai intanto che tutto rispondeva all'aspettativa: la bella tovaglia di lino lucido, con i tovaglioli che sembra di avere sulle ginocchia la rovescia del lenzuolo, e che si può far risalire a saracinesca contro gli inevitabili schizzi del ragù. Dunque attesi». Sorpreso di trovarsi ad assaggiare non piatti bolognesi, ma risotto col curry, commenta: «A Morandi piace il curry, il curry fu importato dalle sorelle egiziane, e in casa Morandi si mangia il curry. Davvero buonissimo: ebbi anche la ricetta. La ricetta col segreto. Ma insomma dà più apertura di luce sulla vita intima di Morandi, questa storia del curry che il fatto che non sia stato a Parigi. Parigi, Morandi, l'ha sorbito a distanza». Le piccole cose di ogni giorno. In quella casa, nella camera da letto arredata con i modelli delle nature morte – pochi i visitatori ammessi – Morandi dipinge. Le sorelle ad accudirlo. Questo il mondo che racconta anche Carlo Zucchini, amico di famiglia e garante del lascito di Maria Teresa Morandi al Comune di Bologna, che ha messo a disposizione di «aroundmorandi» il corpus inedito di cinquanta ricette della famiglia.
Budino di patate, torta di riso, paté di fegato di maiale, zuppa nel sacchetto, ricetta Principessa, panettone Marietta, budino di ricotta della Sig.ra Ester Vincenzo, conserva di more, di azzeruole, di aranci, di susine, conserve di tutti i tipi. Che cosa fare di queste ricette, se non chiamare un grande chef a reinterpretarle? Se lo chef è un maestro dell'arte culinaria, come Massimo Bottura, non si accontenterà di replicarle, ma ne offrirà la sua personale interpretazione.

Confermate le tre stelle Michelin per la sua Osteria Francescana di Modena, Bottura ha appena ricevuto il «White guide global gastronomy award» a Stoccolma «per il continuo reinventare una delle cucine più amate nel mondo». E per rendere omaggio a Morandi, risotto? Forse, a futura memoria. E così, complice il MAMbo che, dal 27 al 30 marzo, ospita la manifestazione «aroundmorandi», tante sono le iniziative per sedersi a tavola con Giorgio Morandi, tra cultura, arte del cibo e design, con il sostegno di Alessi, Cantina Umberto Cesari, iGuzzini, viabizzuno e 120%lino. La prima serata si apre con i racconti di famiglia del maestro Carlo Zucchini e dell'attrice Marinella Manicardi, che interpreta Maria Teresa Morandi. Riti e piccole abitudini del pittore attorno alla tavola da pranzo sono il tema della perfomance, che prosegue con la cena a sorpresa di Massimo Bottura. Marta Pulini, chef del ristorante Franceschetta 58, fratello minore dell'Osteria Francescana, reinterpreta, invece, alcune ricette delle signorine Morandi in «aroundmorandi: il convivio». Per chi volesse sperimentare, il ricettario sarà pubblicato da Corraini. Le atmosfere del pranzo di famiglia sono rievocate dall'allestimento della tavola, con pezzi di design ispirati all'artista. «Extraordinary ordinary objects - Giorgio Morandi inspires design» è la mostra di oggetti inediti di ispirazione morandiana, realizzati da designer e artisti contemporanei.

Si va anche a Casa Morandi, in via Fondazza, per un workshop dedicato alle palettes cromatiche con la color designer Vicky Syriopoulou. E, per i bambini, il dipartimento educativo del MAMbo organizza il laboratorio «Pranzi Di-segni». Un percorso nuovo, ambizioso, multidisciplinare, costruito intorno all'artista bolognese, che si propone come format itinerante per arrivare a Milano, in vista di Expo 2015. Con la ricetta segreta del risotto al curry.

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