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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2014 alle ore 09:34.
L'ultima modifica è del 21 marzo 2014 alle ore 14:59.

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Ho già parlato nei mesi scorsi della Franciacorta, una delle zone a maggior vocazione spumantistica italiana, orgoglio della provincia di Brescia, con le sue colline moreniche che partono a sud del lago d'Iseo ed arrivano fino alla pianura Padana. Ho visitato in questi giorni diverse cantine del territorio ed assaggiato le loro bollicine metodo classico in previsione di un futuro ulteriore articolo: futuro perchè questa settimana avrei dovuto parlare di Abruzzo, del suo Montepulciano e non solo.

Purtroppo una notizia triste ha cambiato i miei programmi: è venuto a mancare Paolo Rabotti, fondatore insieme alla moglie Paola Rovetta dell'azienda vitivinicola Monte Rossa.Paolo Rabotti si è spento a Brescia, all'età di 85 anni: è stato tra i principali creatori del fenomeno Franciacorta, tra i fondatori del Consorzio di Tutela ed il suo primo Presidente nel 1990.
Voglio ricordarlo con in mano un calice del suo Cabochon, in un brindisi ideale con la moglie Paola ed il figlio Emanuele, da me intervistati pochi giorni fa.
Dopo Monterossa, questa settimana vi parlerò anche di un'altra azienda di Franciacorta, molto particolare, che ha l'obiettivo di produrre non solo bollicine, ma anche speranza: si tratta di Cascina Clarabella, azienda sita ad Iseo, una cooperativa che attraverso il lavoro agricolo cerca di aiutare e dare opportunità di lavoro ai malati psichici.
Monte Rossa – Bornato di Cazzago S.Martino (BS)
Nel 1972 Paola Rovetta ed il marito, Paolo Rabotti, comprano la tenuta Monte Rossa e vi si trasferiscono.
Era un azienda agricola in cui si producevano anche vini fermi: Paola decide di dedicarsi ad essa e prende la coraggiosa decisione di non produrre più quel tipo di vini ma di concentrarsi sulle bollicine metodo classico.
L'azienda cresce, Paola diventa una donna del vino famosa in tutto il mondo: nel 1986 Wine Spectator le dedica una copertina.
Anche il marito si coinvolge ed appassiona, tanto da essere uno dei fondatori del Consorzio Franciacorta, ed il suo primo Presidente.
Il figlio Emanuele, oggi alla guida dell'azienda, sempre consigliato da Paola e, fino a pochi giorni fa, da Paolo, si cala completamente nel mondo del vino, investendo molto in ricerca e tecnologia, tanto da fare di Monte Rossa un'azienda esempio per la spumantistica italiana.
Attualmente si gestiscono 70 ettari di vigneti, con una produzione annua di 500.000 bottiglie, divise su 8 etichette.
L'enologo è Pascal Vautier.
Ho assaggiato tutti i loro 8 vini: oggi parlo del Franciacorta P.R. Brut Blanc de Blanc.

Franciacorta P.R. Brut Blanc de Blanc
Con il Franciacorta P.R. Brut Blanc de Blanc si festeggiano i 35 anni di Monte Rossa.
P.R. sono le iniziali di Paolo Rabotti e della moglie Paola Rovetta.
E' uno Chardonnay in purezza, con una cuvée formata per il 65% da vini ottenuti da Chardonnay dei migliori cru aziendali e per il 35% da vino Chardonnay riserva.
Ogni cru è vinificato in purezza, con fermentazione per una parte in tino d'acciaio e per l'altra in botti di rovere.
Resta in catasta sui lieviti per almeno 18 mesi.
Gradazione alcolica del 13 %.
Produzione di circa 50.000 bottiglie.
Nel bicchiere è dotato di uno splendido perlage, fine, persistente e di colore giallo paglierino, brillante.
I profumi sono delicati: lievito, fiori bianchi ma anche frutti gialli,.
In bocca è burroso, cremoso, con una giusta nota agrumata. Grande persistenza e squisito retrogusto finale.
Prezzo in enoteca: 20-25 Euro

Cascina Clarabella – Iseo (BS)
Cascina Carabella è una cooperativa facente parte di un consorzio di 5 cooperative, fondate dai medici dell'azienda ospedaliera locale, per creare un percorso di recupero attraverso il lavoro per i soggetti con gravi disagi psichici.
Cascina Clarabella è la parte agricola del progetto, nata nel 2002 e con Sara Vigani come presidente.
Ci si è concentrati soprattutto sulla produzione di vino, ma non bisogna dimenticare l'olio e l'attività di ricezione dell'agriturismo annesso.
Ad oggi i circa 11 ettari di vigneto permettono la produzione di 70.000 bottiglie, di cui 60.000 di bollicine e 10.000 di vini fermi.
Le etichette sono 5, tra cui spiccano i 3 Franciacorta: Il Dosaggio Zero, il Brut ed il Satén.
A breve la gamma sarà completata con un Millesimato ed il prossimo anno con un Rosè.
Enologo dell'azienda è Aldo Papetti, giunto in Clarabella dopo 9 anni di collaborazione con Mattia Vezzola. Come consulente esterno c'è anche Cesare Ferrari.
L'azienda è biologica, con certificazione completa a partire dalla vendemmia 2012.
Tengo a precisare, dopo aver assaggiato i loro vini, che la cooperativa non ha raggiunto solo la sua finalità sociale, cioè creare posti di lavoro per persone con disagio psichico, schizofrenia e disturbo bipolare, ma anche quella enologica.
Ho assaggiato tutti i loro vini, ma mi sono soffermato sul Brut.

Brut
E' un metodo classico di Chardonnay in purezza, con fermentazione in acciaio inox per l'85% e 15 % in barriques.
Le 40.000 bottiglie prodotte hanno un tenore alcolico del 12,5 %.
Nel bicchiere sono molto colpito dal suo perlage, sottile e persistente.
Piacevoli i sentori al naso, soprattutto la parte agrumata e i frutti tropicali, in secondo piano una leggera nota tostata, comunque non invasiva e piacevole.
In bocca è fresco, equilibrato, con una buona mineralità: lo ritengo adatto ad un pubblico giovane e vivace.
Prezzo in enoteca: 15-18 Euro
www.italiadelvino.com

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