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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2014 alle ore 16:56.

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Le sue immagini hanno l'intensità della denuncia e la forza della sovversione. Al Pac di Milano dal 25 marzo fino all'8 giugno la mostra "reginajosègalindo Estoy Viva" a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola (Catalogo Skira) un omaggio all'artista guatemalteca. Nata nel 1974 a Guatemala City, dove continua a vivere, Leone d'Oro alla 51° Biennale di Venezia, Regina José Galindo punta il dito contro la violenza alle donne, il patriarcato, il potere politico, una società che ignora le minoranze. Trasferisce questa rabbia, questi contenuti nella sua arte, creando performance, azioni indimenticabili.

E' stata paragonata a Marina Abramovic, a Gina Pane eppure nella sua ricerca ha saputo andare oltre, senza schemi, né riferimenti. La sua opera nasce in Guatemala, luogo di conflitti estremi, dove più del 90% dei delitti non viene risolto e il femminicidio è considerato un fatto "quasi normale" . Durante una delle prime performance " El dolor en un paňuelo" (1999) Galindo si fa legare a un letto e proiettare sul suo corpo titoli di cronaca nera con vicende di delitti atroci commessi sulle donne.

Milano ospita la prima antologica in Italia di questa geniale artista, cinque le emergenze per raccontare le sue produzioni, dagli esordi ad oggi: Politica, Violenza, Donne, Organico e Morte. In mostra si può vedere "Quién Puede Borrar las Huellas?" (Chi può cancellare le tracce? 2003): dopo aver immerso i piedi nel sangue la performer cammina dalla sede del Parlamento al Palazzo presidenziale di Guatemala City lasciando impronte rosse in memoria delle vittime e per protestare contro la candidatura a presidente dell'ex-dittatore Efraìn Rìos Montt. In "Negociación en turno" (2013) una fila di persone, vestite di scuro aspettano di poter portare una bara. In "Cortejo"(2013) Regina José Galindo si fa riprendere sdraiata in una bara bianca, come una bambina. In occasione della mostra è stato realizzato anche un video di Galindo con Cosimo Alemà, mentre il 24 marzo alle 19 al Pac l'artista realizzerà una nuova performance creata per l'Italia: "Exalatión" (Estoy viva).

La sua arte non compiace il mercato, non vuole sedurre il gallerista di fama. Regina José Galindo è libera, attenta a ciò che le succede attorno, dà voce al dolore e alla sofferenza di migliaia di persone che la Storia ha reso mute. Le sue immagini sono un pugno nello stomaco ed entrano nella tua vita, per sempre. Dopo averla vista non potrai più ignorare "quella"parte del mondo.


reginajosègalindo Estoy Viva
a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola
a sostegno di Amnesty International Italia
Pac (Padiglione d'arte contemporanea)
Via Palestro, 14 – Milano
dal 25 marzo al 8 giugno
performance: Exalatión Estoy Viva
Pac 24 marzo ore 19
catalogo Skira
info: www.pacmilano.it 02 88446359

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