La corsa? Si impara. Dalla postura alla scelta delle scarpe: i consigli per diventare runner provetti
Con la bella stagione spunta – o torna – la voglia di correre. Ma per evitare gli eccessi, quali sono i consigli più giusti per imparare a correre e cogliere gli aspetti migliori di questa attività sportiva? Leggendo i libri giusti. Vediamo quali
di Cesare Balbo
2. Correre si impara / La tecnica di corsa
Sulla tecnica di corsa ci sono non poche controversie perché molti corrono, ma ciascuno corre a modo suo, ovvero ognuno ha un proprio stile. Anche grandi campioni del passato non sono stati esempi di stile come Emil Zatopek noto come "la locomotiva umana", nonché titolo di un libro di Marco Franzelli ed anche di una pièce teatrale. La sua corsa era inconfondibile, uno stile che faceva inorridire i puristi. "Una contrazione dei muscoli facciali da far spavento: i lineamenti alterati, le labbra irrigidite, gli occhi incavati, il collo sempre piegato da un lato e la testa dondolante", scrive Franzelli. Una descrizione di trascuratezza tecnica riportata anche da Jean Echenoz nel suo "Correre" (Adelphi ed): "Zatopek pare che corra senza preoccuparsi delle braccia, la cui spinta convulsa parte troppo in alto, e che descrivono bizzarre traiettorie...". Eppure nonostante tutto Zatopek ha vinto tutto nonostante quella corsa dispendiosa e poco bella da vedersi. In epoca più recente la britannica Paula Radcliffe spiccava nel gruppo delle runner per la testa altrettanto ciondolante: nonostante questa pecca stilistica, o meglio caratteristica, è stata capace di correre una maratona record in 2h15'25". Anche se manca la riprova, è da vedere se sia la Radcliffe quanto Zatopek eliminando i propri "difetti" sarebbero stati ancor più forti.
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