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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2014 alle ore 12:08.
L'ultima modifica è del 11 aprile 2014 alle ore 12:09.

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Boy George (Afp)Boy George (Afp)

O voi che avete vissuto la scintillante stagione degli anni Ottanta, quella dell'edonismo che prendeva prepotentemente il posto dell'impegno politico, nella vita come nell'arte, vi dice niente il nome George Alan O'Dowd? Se siete dotati di buona memoria, riuscirete a ricondurlo allo pseudonimo con il quale quello che allora era un talentuoso ventenne londinese riuscì a imporsi, per l'arte e per la vita, all'attenzione del mondo: Boy George.

L'ex leader dei Culture Club dopo 18 anni di silenzio è tornato alla musica con l'album «This is what I do», pubblicato dalla sua stessa label Very Me, e sabato 12 aprile si esibirà ai Magazzini Generali di Milano. Prevedibile l'effetto nostalgia in occasione dell'esecuzione di hit quali «Do you really want to hurt me?» e «Karma Chameleon», ma il vecchio George stavolta intende scommettere tutto sulla nuova produzione, per la quale si è fatto affiancare da Kitty Durham di Kitty Daisy & Lewis, MC Spee e Dj Yoda. «Questo è il primo disco che registro per conto mio», ha detto qualche mese fa in occasione della presentazione del suo ritorno alle incisioni. «Ho voluto fare un album spontaneo e non iperprodotto e credo di esserci riuscito». Provare per credere. Per quanto le icone viventi di solito meritino da sole il prezzo del biglietto. Se nei primi anni Ottanta viaggiavate seguendo coordinate musicali distanti anni luce da Boy George, per voi questa settimana c'è un doppio appuntamento con un pezzo di storia del punk inglese: gli Stranglers, accattivante quartetto originario del Surrey che nel '77 esordì con il provocatorio album «Rattus Norvegicus», suoneranno prima nel modenese, al Vox Club di Nonantola (11 aprile), e poi al New Age di Roncade, in provincia di Treviso (12 aprile), per le uniche due date italiane del tour celebrativo dei loro 40 anni di carriera. Anche qui, in fondo, vale un po' lo stesso discorso di Boy George: si tratta di timbrare il cartellino con la storia.

Jonathan Wilson suona «Fanfare»
Se alle glorie del passato preferite il presente della scena indie americana, tenete d'occhio Jonathan Wilson, talentuoso polistrumentista che l'anno scorso ha dato alle stampe «Fanfare» per l'etichetta Bella Union. Venerdì 11 aprile sarà impegnato al Teatro Antoniano di Bologna, il giorno successivo all'Auditorium Parco della Musica di Roma, domenica 13 al Teatro Menotti di Milano. Tra i nomi internazionali del panorama indipendente in circolazione in questi giorni, si segnalano anche The Veils, tra le punte di diamante della scena neozelandese divenuta improvvisamente popolare dopo il successo internazionale di Lorde. La band attiva dal 2001 sarà di scena al Mr. Muzik Off di Modena (11 aprile), al Bronson di Madonna dell'Albero, in provincia di Ravenna (12 aprile), all'Apartaménto Hoffman di Conegliano Veneto, in provincia di Treviso (13 aprile), per concludere il tour italiano al Circolo Magnolia di Segrate (14 aprile).

L'«Identikit» di Piero Pelù
Sul versante italiano, momento di grande popolarità per Piero Pelù, impegnato come coach nel talent show di Rai2 «The Voice» e in procinto di pubblicare l'autobiografia «Identikit di un ribelle», in libreria dal 16 aprile per Rizzoli. Si chiama allora «Rock Identikit» il mini-tour che lo storico frontman dei Litfiba porta in giro per l'Italia, con tappe al Gran Teatro Geox di Padova (12 aprile), all'Alcatraz di Milano (16 aprile) e all'Obi Hall di Firenze (18 aprile). Un viaggio a ritroso in uno dei songbook meglio conosciuti della storia del nostro rock. Sempre per gli aficionados degli anni Ottanta, il 17 aprile al Teatro Acacia di Napoli tappa del «Bandaberté Tour», tournee di Loredana Berté che celebra il quarantennale di «Streaking», suo esordio discografico.

Giro d'Europa via Milano per Nicola Conte
Per gli amanti della musica etnica, si segnala il concerto del Pejman Tadajone Ensemble, corpo di ballo femminile sufi che si esibirà alla sala Petrassi dell'Auditorium di Roma il 12 aprile. Sul fronte jazzistico, occhio al tour del Nicola Conte Jazz Combo di scena al Blue Note di Milano (11 e 12 aprile), prima di spostarsi in Austria e Olanda. Ancora al Blue Note, l'Aaron Goldberg Trio (13 aprile), l'Enrico Rava New Quartet (15 e 16 aprile) e il virtuoso del sax Scott Hamilton, in cartellone giovedì 17 aprile. Attenzione poi all'esperimento «La società delle maschere» che il Dinamitri Jazz Folklore l'11 aprile porterà all'Auditorium di Roma, come pure al «Dialogo» tra la chitarra di Francesco Cataldo e il piano di Kenny Werner di scena la sera successiva sempre al Parco della Musica.

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