Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2014 alle ore 12:30.

My24
Una scena del film "The Amazing Spider-Man"Una scena del film "The Amazing Spider-Man"

Un weekend all'insegna dei sequel: in uscita nelle nostre sale il divertente «The Amazing Spider-Man 2» e il secondo volume di «Nymphomaniac» di Lars von Trier, che continua a non convincere del tutto. Tra le altre proposte «La sedia della felicità», ultima pellicola (riuscita a metà) del compianto Carlo Mazzacurati.
Dopo il successo di «Captain America – The Winter Soldier», uscito a fine marzo, il box office si prepara a far spazio a un altro comic movie: «The Amazing Spider-Man 2», seconda avventura della (nuova) saga con protagonista l'Uomo Ragno firmata da Marc Webb.

Questa volta il supereroe dovrà vedersela con Electro, il Green Goblin e soprattutto con i demoni interiori che tormentano la sua anima.
Decisamente più maturo e affascinante dell'episodio precedente, «The Amazing Spider-Man 2» è una piacevole sorpresa che verrà apprezzata dai tanti fan dei fumetti Marvel.
Marc Webb, che continua a scivolare su qualche sentimentalismo di troppo, è riuscito ad aumentare contemporaneamente lo spessore psicologico dei personaggi e la spettacolarità degli effetti speciali.
Nonostante i 140 minuti di durata, il film non annoia e inserisce anche alcuni sorprendenti colpi di scena con l'approssimarsi della conclusione.
Se Andrew Garfield (Peter Parker/Spider-Man) risulta spesso impacciato, a convincere è Jamie Foxx nei panni di Electro, uno dei villain più inquietanti che si siano visti sul grande schermo negli ultimi tempi.
Questa settimana con «Nymphomaniac vol. II» si scoprirà anche la conclusione del nuovo progetto di Lars von Trier. La storia riparte da dove si era interrotta: Joe (Charlotte Gainsbourg) prosegue nel raccontare a Seligman (Stellan Skarsgard) la sua esistenza, arrivando all'età adulta e alle sue ultime esperienze prima di restare contusa nel vicolo dove l'uomo l'ha trovata.

Rispetto al primo volume, questo secondo capitolo appare più equilibrato e affascinante, seppur non manchino alcuni scivoloni clamorosi (soprattutto nei primi e negli ultimi minuti) e un'autocitazione che von Trier avrebbe fatto meglio a risparmiarsi.
Più solida è la parte centrale (in particolare il lungo episodio con Jamie Bell) ma, complessivamente, il risultato è troppo fiacco rispetto alle aspettative e von Trier, a differenza che nella maggior parte delle sue opere precedenti, non è riuscito a colpire e a scandalizzare come avrebbe voluto.
Infine, da segnalare «La sedia della felicità», ultima opera di Carlo Mazzacurati, regista scomparso a fine gennaio in seguito a una lunga malattia. Presentata allo scorso Torino Film Festival, la pellicola vede i tre personaggi principali (un tatuatore da poco divorziato, un'estetista sommersa dai debiti e un prete corpulento) partire alla ricerca di una misteriosa sedia contenente un ricco bottino. La strampalata "caccia al tesoro" si rivelerà però molto meno semplice del previsto.
A tre anni di distanza da «La passione», Mazzacurati torna al cinema di finzione con una pellicola che ricorda da vicino il cult «Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo» di Stanley Kramer del 1963.

Rispetto alla commedia americana manca, però, quella verve anarchica che avrebbe reso «La sedia della felicità» un prodotto più originale e anticonvenzionale: il regista padovano azzecca i toni quando punta sul puro divertissement, molto meno quando lascia spazio alla nascente storia d'amore tra i due protagonisti.
Oltre ai tre interpreti principali (Isabella Ragonese, Valerio Mastandrea e Giuseppe Battiston) c'è spazio per tantissimi camei di nomi importanti: da Fabrizio Bentivoglio a Silvio Orlando, passando per (un doppio) Antonio Albanese e Katia Ricciarelli.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi