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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2014 alle ore 11:32.
L'ultima modifica è del 25 aprile 2014 alle ore 11:35.
Il 28 giugno 1914 veniva assassinato a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico. Un mese dopo, il 28 luglio 1914, l'impero austro-ungarico dichiarava guerra alla Serbia: la Prima Guerra Mondiale era scoppiata. A cento anni di distanza, l'Europa celebra l'inizio del conflitto destinato a cambiare per sempre la geopolitica mondiale con innumerevoli iniziative. Anche l'arte, inevitabilmente, è chiamata a fare la propria parte. Così, il Leopold Museum di Vienna, uno dei musei privati più importanti al mondo, inaugura il 9 maggio un'interessante mostra che rende omaggio agli artisti attivi in Austria negli anni della Grande Guerra, fra il 1914 e il 1918. Il titolo, «And Yet There Was Art!» , si presta volutamente a diverse interpretazioni.
Fa riferimento, in primo luogo, all'esperienza bellica vissuta dai pittori al fronte, Egon Schiele, Albin Egger-Lienz, Anton Kolig, costretti a «dipingere in una situazione di enorme pericolo», come riferisce nel 1916 lo stesso Kolig. Ma allude anche alla scena artistica che ha continuato a svilupparsi nonostante la guerra, alle numerose esposizioni organizzate in Austria e all'estero.
Egon Schiele è chiamato alle armi nel 1915: «Sono un soldato adesso – scrive dal campo di battaglia – e ho appena trascorso i 14 giorni più duri della mia vita». Grazie a superiori comprensivi e amanti dell'arte, riesce ugualmente a dipingere. Realizza ritratti di ufficiali russi, disegni di interni dai toni naturalistici, ma anche nudi femminili come la celebre «Donna distesa» (1917), da cui emerge quell'erotismo sfacciatamente esibito che connota la sua produzione.
I toni cupi e minacciosi sono la cifra delle opere di Albin Egger-Lienz, che con la sua «Danza macabra dell'anno nove» (1906-1909) sembra quasi profetizzare l'imminente catastrofe. Con la guerra al suo culmine, invece, Kolo Moser dipinge tele dai colori intensi e vivaci, mentre Gustav Klimt (ritratto sul letto di morte da Schiele) si dedica alle figure femminili, alle allegorie e ai paesaggi dell'Attersee.
La rassegna, che riunisce più di 200 opere tratte da collezioni pubbliche e private, possiede anche riferimenti al presente, grazie ai lavori di artisti contemporanei provenienti dai Paesi come Italia, Romania, Russia e Serbia.
«And Yet There Was Art! Austria 1914–1918»
9 maggio – 15 settembre 2014
Leopold Museum, Vienna
http://www.leopoldmuseum.org/
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