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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2014 alle ore 17:28.
L'ultima modifica è del 16 maggio 2014 alle ore 18:06.

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È un'attesa ricca di splendore. In occasione della prossima riapertura l'Accademia Carrara di Bergamo, al GAMeC, la mostra "Riscoprire la Carrara. Mantegna, Bellini, Raffaello e Moroni. Restauri e capolavori in dialogo" a cura di Maria Cristina Rodeschini fino al 27 luglio. 33 opere, di cui 7 ospiti e 11 straordinari restauri. «Un dialogo fra artisti e opere di musei italiani con dipinti dell'Accademia» spiega la curatrice «Scelti per nessi storici-artisti, per l'intersecarsi di storie collezionistiche secondo uno sviluppo che mette in luce la tenuta delle collezioni della Carrara dal Quattrocento all'Ottocento».

Andrea Mantegna e Vincenzo Foppa, artisti coevi, si incontrano sul tema "Madonna col Bambino", la tenera intimità di Foppa e l'armonia di Mantegna, la tela dell'artista veneto, una tempera magra, è stata restaurata dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Due altri restauri eccezionali: Giovanni Bellini "Ritratto di Giovane e "Madonna col Bambino" di Carlo Crivelli, opere della Carrara. Dalla Pinacoteca Martinengo il "Cristo Benedicente" si affianca a "San Sebastiano" di Raffaello, immagine di pace e perfezione, ritornaa Bergamo dopo un sofisticato restauro realizzato dal Laboratorio di Brera. Si parla lombardo nella terza sezione, di Giovanni Antonio Boltraffio "Ritratto di gentiluomo" proveniente dalla Galleria degli Uffizi e l'incantevole, "Madonna del Latte" dipinti a pochi anni di distanza. A confronto Giovan Battista Moroni e Anthonis Mor, del primo è esposto "Gentildonna con libro" , di Mor la scelta cade su un'opera giovanile "Ritratto di Alessandro Farnese".

Giuseppe Maria Crespi e la pittura di genere, dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna "Scena di cortile" frammenti di vita contadina, sempre per raccontare la pittura di genere Giacomo Ceruti "Giovinetta con ventaglio", l'imbarazzo dell'adolescenza, il desiderio di crescere in fretta. Nella terna dei ritratti di Giacomo Trècourt, i coniugi Novati dai Musei Civici di Pavia e "Ritratto di Bice Presti", insieme per ricordare gli artisti usciti dalla scuola di pittura della Carrara. La "Statua reliquario da Santa Palazia" donata da Federico Zeri dialoga con il "Braccio Reliquario" custodito nella cattedrale di Senigallia, entrambe usciti dalla bottega di Arrighi Francesco e Antonio. Questa mostra preludio di come sarà la Carrara rende omaggio ai restauri moderni: «Ai nuovi interventi, mai distruttivi o invasivi, rispettosi dell'originale e conservativi» dice Giovanni Valagussa conservatore.

L'Accademia Carrara riaprirà nei primi mesi del 2015 con la sede storica restaurata e le collezioni riallestite secondo un nuovo ordinamento, in questi anni di chiusura si sono realizzate 13 mostre, di cui 7 internazionali.


Riscoprire la Carrara. Mantegna, Bellini, Raffaello e Moroni. Restauri e capolavori in dialogo
A cura di Maria Cristina Rodeschini
GAMeC - Accademia Carrara Via San Tomaso, 53 Bergamo
dal 14 maggio al 27 luglio
Catalogo Silvana Editoriale

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