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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014 alle ore 13:10.
L'ultima modifica è del 30 maggio 2014 alle ore 13:13.

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E' il racconto di una collezione nata per capire e studiare un'arte: la fotografia. A Palazzo Magnani di Reggio Emilia fino al 13 luglio la mostra "Fotografis. Un secolo di grande fotografia- I capolavori" a cura di Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini (catalogo Hirmer). 150 straordinarie opere, provenienti dalla collezione austriaca, per ripercorre le grandi tappe di un'arte che ha cambiato la vita dell'uomo, una sequenza affascinante che inizia nell'Ottocento e si conclude alla metà del Novecento.

Gli acquisti per la collezione "Fotografis" iniziano nel 1975 e finiscono nel 1985, dieci anni che hanno permesso una raccolta unica sia per numero, 600, che per l'alta qualità di opere in stampa vintage. Il prestigio della collezione sta nella totale integrità secondo lo stile rigoroso dei suoi iniziatori: la mostra rispetta questo principio creando un percorso espositivo cronologico e storico. Nella prima sezione Nadar con i dagherrotipi, i suoi protagonisti sembrano usciti dalla "Recherche du Temp perdu" di Proust, stessa eleganza, stessa epoca. Gli studi di movimento realizzati da Muybridge appassionarono Degas.

I fratelli Beate fotografi e viaggiatori ancora oggi colpiscono per il senso dell'avventura, ci hanno lasciato la prima, unica testimonianza della Cina Imperiale nel XIX secolo. Al centro dell'esposizione la cosi detta "fotografia modernista" viene rappresentata da Eugene Atget, Man Ray con le sue solarizzazioni, Rodschenko negli infiniti fotomontaggi che dovrebbero studiare i patiti del photo-shop.

Le raffinate ricerche compositive di Edward Weston, i volti dei mestieri di August Sander, i lavoratori stanchi nell'America dopo la crisi del '29 di Walker Evans, i paesaggi e i personaggi della tenace Margareth Bourke-White. Mentre il mondo doloroso e nascosto di Diane Arbus si confronta con quello notturno e criminale di Weegee. I tanti avvenimenti documentati dai grandi del reportage del secolo appena finito fra cui i tanti viaggi di Henry Cartier-Bresson, i preti di Mario Giacomelli, i volti immortalati da Eliott Erwitt. Impossibile dimenticare le "Madame d'Ora" (Dora Philipppine Kallmus 1925), "The Elephant Seal" di Seidenstucker (1935), i nudi di André Kertész (1933), gli emigranti di Alfred Stieglitz (1907). E' una mostra per chi fotografa o vuole iniziare a farlo. Per chi ama l'arte e vuole collezionarla. E, soprattutto, per chi è convinto che la foto nasca solo dal cellulare.

Fotografis Un secolo di grande fotografia- i capolavori
a cura di Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini
Mostra organizzata da Unicredit Art Collection, Sammlung FOTOGRAFIS Bank Austria UNicreditGroup, Museum der Moderne Salzburg
Fondazione Palazzo Magnani corso Garibaldi, 29 Reggio Emilia
Fino al 13 luglio
Catalogo Hirmer
www.palazzomagnani.it

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