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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2014 alle ore 12:37.
L'ultima modifica è del 18 giugno 2014 alle ore 12:39.

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(LaPresse)(LaPresse)

Con lo slogan "Maturando disperato? Ti aiuta scuolazoo con l'account di WeChat", il sito www.scuolazoo.it pubblicizzava un "aiutino" nello svolgimento degli esami attraverso l'applicazione di "WeChat" e l'utilizzo del telefono cellulare in sede di esame. Veniva offerta agli studenti la possibilità di inviare una fotografia della traccia della prova con allegato il nome della scuola e l'indirizzo durante la prima e seconda prova di maturità e ottenere Live su WeChat l'elaborato della prova svolto da un team di professori.

Ma l'attività non è passata inosservata al monitoraggio della rete internet e dei siti specializzati,predisposta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. E così il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano ha denunciato i titolari della società Scuolazoo srl e il team di professori a disposizione, per istigazione a delinquere per aver pubblicamente istigato la commissione del reato previsto all'articolo 1 della legge 475/1925 che punisce «chiunque, con qualsiasi mezzo, offre di procurare od eseguire dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici ovverosia quello di produrre tali scritti ad esami pubblici».

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha emesso decreto di sequestro preventivo di urgenza della pagina web http://maturita.scuolazoo.it/esami-maturita-2014-wechat-maturapp/ per non aggravare le conseguenze del reato essendo il servizio comunque consultabile da parte degli studenti al momento dell'esecuzione degli esami di maturità.

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