Stati Generali della Cultura: i passaggi salienti della giornata nelle parole dei protagonisti
Stop agli ingressi gratuiti nei musei per i visitatori sopra i 25 anni, aperture serali il venerdì, ritorno della Storia dell'arte come materia di insegnamento nei licei. Sono alcune delle novità sul fronte della valorizzazione dei beni culturali annunciati dei ministri dei Beni culturali e dell'Istruzione nel corso della terza edizione degli Stati generali della cultura a Roma. Vediamo i passaggi salienti della giornata nelle parole dei protagonisti.
5. Cultura / Emanuele: decreto cultura primo passo, più spazio a privati

Il decreto art bonus da poco varato dal governo Renzi «è una boccata d'ossigeno per il settore della cultura», ma occorre rafforzare l'apertura ai privati che vogliano contribuire alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano, finanziando i restauri o intervenendo nella gestione dei siti culturali. È questo l'auspicio del presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Emanuele, all'assemblea degli Stati generali della cultura riuniti a Roma. «Come tutte le cose della vita - ha aggiunto - c'è un dopo. Bisogna incalzare, perché bisogna risolvere il problema della burocrazia, della capacità di permeazione all'interno delle strutture museali di qualificato personale pubblico o privato, e soprattutto responsabilizzare l'Amministrazione che non risponde alle proposte del privato, spesso no-profit, di concorrere al miglioramento di questo comparto così importante». Per questo «ci vuole una norma che sanzioni questi comportamenti».
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