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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2014 alle ore 18:18.

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Quanto rende a Roma ospitare i Roling Stones? La polemica si è accesa nelle ore della vigilia. Fa discutere infatti il confronto tra quanto gli organizzatori di un evento musicale devono pagare alla città di Londra, per esempio, e al Campidoglio: secondo i regolamenti sull'utilizzo dei parchi pubblici londinesi, chi organizza una manifestazione musicale nella capitale inglese deve versare alla municipalità 3,5 sterline a spettatore; una cifra parametrata no al numero dei biglietti effettivamente venduti ma alla "capacità" dell'area presa in concessione.

L'organizzazione si fa inoltre carico della "disruption charge", ossia delle spese per la chiusura di strade, la pulizia del luogo, il disagio per gli altri utenti del parco e così via. Un prezzo parametrato in base al "disagio provocato" dall'evento. Per questo negli ultimi due anni i Royal Parks prevedono di incassare 21 milioni dai "grandi eventi" ospitati sui verdi prati londinesi, oltre ai 14,1 milioni di sterline di contributo dallo Stato. Proprio ad Hyde Park i Rolling Stones hanno tenuto un grande concerto nel luglio dello scorso anno proprio, davanti a 100mila spettatori, per celebrare l'evento conclusivo del tour per i 50 anni di carriera.
Se questi parametri fossero stati applicati all'evento romano, il Comune di Roma incasserebbe grazie al concerto di Jagger e co. circa 330mila euro: molto più di quegli 8mila euro che l'organizzatore dell'evento al Circo Massimo han dovuto sborsare all'amministrazione capitolina.

La replica di Ignazio Marino
Una polemica cui risponde il sindaco di Roma Ignazio Marino: "Roma incassa dal concerto deoi Rolling Stones 25 milioni di euro in un giorno, grazie alle 60 mila persone circa che sono venuti apposta per questo evento. Persone che sono andate in albergo, ristoranti, che hanno preso un taxi, un gelato e hanno determinato un notevole guadagno per la città in un giorno". "Quando ho iniziato a scrivere il mio bilancio, quello del 2014 – aggiunge Marino -, ho voluto fortemente aumentare le tasse per l'occupazione di suolo pubblico portandole fino a 10 volte di più a seconda delle situazione. Mi sembra una scelta molto netta. Il 30 aprile la giunta ha votato questo, ora deve farlo anche l'assemblea capitolina che sono sicuro correggerà quello che era un errore storico della nostra città. Queste sono le tariffe che io ho trovato a Roma e che ho moltiplicato per 10". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino rispondendo a RaiNews24 alle polemiche sul costo dell'area del Circo Massimo per il concerto dei Rolling Stones. "Una suite come quella dei Rolling Stones in un albergo a 5 stelle - ha rincarato Marino -, finché non verrà votato il bilancio che ho approvato il 30 aprile, costerà in tassa di soggiorno solo un euro in più di una pensione a 1 stella vicino la stazione Termini. Io non lo ritengo giusto e nel mio bilancio ho moltiplicato al massimo consentito dalla legge le tariffe per le persone più benestanti che vengono in città. Insomma le idee ce le abbiamo chiare e le stiamo mettendo in pratica".

Il caso Arena di Verona
Ma non c'è solo il Circo Massimo: la Live Nation lo scorso anno ha pagato 50mila euro per poter utilizzare l'Arena di Verona, in occasione del concerto degli One Direction, la pop band più amata dalle ragazzine di mezzo mondo. Ma "è un paragone che non regge", De Luca, presidente di Live Nation Italia, nel rivelare la somma. Il Circo Massimo è, con tutto il rispetto per la storia, un "pratone", mentre l'Arena veronese è un "luogo attrezzato", con spalti, camerini, elettricità e tutto ciò che serve per l'organizzazione di un grande evento. Per De Luca "il Comune ha fatto benissimo" a concedere lo spazio del Circo Massimo ai Rolling Stones, "perché la ricaduta sulla città è enorme e "poco conta che ci sia un affitto più o meno alto" come contropartita.

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