Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2014 alle ore 10:13.
L'ultima modifica è del 26 giugno 2014 alle ore 10:25.

My24

«Ecco il senso della vita… beh, non è niente di speciale. Siate gentili con il prossimo, non mangiate i grassi, leggete un buon libro, fate passeggiate e cercate di vivere in pace e armonia con gente di ogni fede e nazione»: ci avevano salutato così i Monty Python, con una delle loro frasi squisitamente sarcastiche, al termine dell'ultimo film girato insieme, il celebre «Monty Python – Il senso della vita» del 1983.

Oggi, trentun anni dopo, il gruppo comico inglese (composto da Terry Jones, Terry Gilliam, Eric Idle, John Cleese e Michael Palin, senza dimenticare Graham Chapman, scomparso prematuramente nel 1989 a soli quarantotto anni) si riunisce per uno degli eventi più attesi dell'anno: «Monty Python Live (Mostly)», uno show dal vivo che esordirà martedì 1 luglio alla O2 Arena di Londra.
Nonostante l'ampia capienza del teatro, 20.000 i posti disponibili, i biglietti per la prima sono andati esauriti in soli (!) 43 secondi e mezzo: una cifra record che neanche gli stessi Monty Python avrebbero osato prevedere.
Se l'entusiasmo dei fan del gruppo sembra tornato ai livelli degli anni '70, i cinque comici ci hanno tenuto a sottolineare, con la consueta dose d'ironia, che il loro fine è soltanto cinico e commerciale: li ha guidati il vile denaro, non certo il desiderio di tornare a esibirsi insieme, come hanno più volte dichiarato.
L'attesissimo spettacolo verrà trasmesso in 1500 sale cinematografiche di tutto il mondo, in diretta via satellite dalla O2 Arena, domenica 20 luglio alle ore 20: in Italia verrà proiettato in oltre settanta sale, da nord a sud della penisola, e distribuito da Nexo Digital.

Gli appassionati italiani potranno così assistere a un insieme di vecchi siparietti, che hanno fatto la storia del gruppo, e nuove trovate legate all'attualità.
Indubbiamente, la struttura dello show sembra ricordare le origini dei Monty Python e il loro popolare programma televisivo, trasmesso dalla BBC dal 1969 al 1974, «Monty Python's Flying Circus»: per chi non se lo ricordasse, si trattava di una serie di sketch irresistibili che univano umorismo nero, momenti surreali e battute provocatorie e anticonvenzionali. Nel 1971 una selezione di episodi delle prime due stagioni del «Flying Circus» venne rigirata su pellicola e raccolta nel film «E ora qualcosa di completamente diverso».
Sempre più sulla cresta dell'onda, negli anni successivi, il gruppo ha voluto realizzare altri due lungometraggi ad hoc: «Monty Python e il sacro Graal», del 1975, e «Brian di Nazareth», del 1979. Quest'ultimo, uno straordinario successo di critica e pubblico (oltre 20 milioni di dollari d'incasso soltanto sul suolo americano), venne accusato di blasfemia e arrivò in Italia soltanto nel 1991.
Negli anni '80, dopo il divertente «Monty Python Live at the Hollywood Bowl» (la registrazione di uno spettacolo dal vivo), realizzarono il loro capolavoro: «Monty Python e il senso della vita».

Vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes, il film è una sorta di flusso di coscienza, grottesco e travolgente, sui diversi stadi dell'esistenza umana.
Se il nome Monty Python, da quel momento, è più volte tornato all'attenzione della cronaca (il gruppo si era riunito ad Aspen nel 1999, per celebrare il trentennale della prima puntata del «Flying Circus», e nel 2002 per il concerto-tributo a George Harrison; mentre nel 2012 uscì un film tratto dall'autobiografia di Graham Chapma, «A Liar's Autobiography»), la vera reunion che i fan aspettavano ormai da trent'anni è proprio quella che sta per avvenire a Londra (prima) e nei cinema di tutto il mondo (poi).
Per promuovere al meglio l'evento, il gruppo ha da poco lanciato in rete il proprio fan club, costruito secondo lo stile Monty Pyton: creativo, psichedelico, ironico e, naturalmente, anticonformista e sopra le righe. (http://www.pythonspamclub.com/).

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi