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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2014 alle ore 17:53.
L'ultima modifica è del 15 ottobre 2014 alle ore 14:21.

PRINCETON – Secondo una recente dichiarazione del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble, la sovranità degli Stati Ue è passata al livello europeo", un'affermazione a dir poco sorprendente visto che oggi i governi dell'Europa sembrano perseguire i propri interessi nazionali come mai si era visto dalla Seconda guerra mondiale. Le sue parole dovevano forse incitare a una maggiore solidarietà europea? O era solo uno stratagemma per sviare gli appelli rivolti alla Germania affinché contribuisca in modo più consistente alla ripresa dell'eurozona?
Schäuble è in prima linea nell’impegno della Germania a guidare l'Europa senza doverne pagare i conti. A tal fine, dell'Unione per istituire un "commissario economico" europeo che abbia la facoltà di spendere fondi europei condivisi e bocciare le strategie fiscali dei paesi membri qualora non siano conformi alla normativa prevista. Secondo il ministro, i negoziati dovrebbero iniziare subito dopo l'elezione del Parlamento europeo a maggio.
Anche se può sembrare attraente, la strategia di Schäuble rappresenta, nella migliore delle ipotesi, uno sviluppo solo apparente. Tanto per cominciare, i fondi comuni sono scarsi e senza alcuna prospettiva di crescita, non da ultimo per l’accanita opposizione della Germania. Allo stesso modo, finché gli Stati membri manterranno la sovranità fiscale, neanche un nuovo strumento per mettere in guardia i paesi che sfidano le regole di bilancio europee potrà cambiare nulla. Negli ultimi due decenni, qualunque sforzo per disciplinare i paesi Ue inadempienti è fallito per la mancanza di un'autorità che facesse rispettare la legge.
Ovviamente, quando un paese è a corto di opzioni, farà finta di collaborare per ottenere l'accesso ai fondi ufficiali di salvataggio. Tuttavia, come l'esperienza della Grecia ha dimostrato, non sempre le cose vanno come previsto. A dire la verità, il piano di salvataggio greco, finanziato congiuntamente dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale, ha avuto un inizio disastroso poiché ha ritardato una ristrutturazione del debito assolutamente necessaria e imposto una rigorosa austerità. Ciò, di conseguenza, ha rafforzato l’influenza dei partiti estremisti e creato le premesse di una . Eppure Schäuble, che a quanto pare persegue sempre l’austerità, vede la Grecia come un modello per l'ancora più sventurata Ucraina.
L'Europa è in piena confusione. Escludendo la ristrutturazione del debito e senza un bilancio centrale sostanzioso e sancito a livello politico per aiutare i paesi in difficoltà, gli europei sembrano aver consacrato la Germania come loro potenza egemone. La Germania apprezza questo ruolo, ma non è in grado di esercitarlo.
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