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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2014 alle ore 14:17.

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WASHINGTON, DC – Ci si immagini di voler diventare una delle persone più ricche del pianeta, qualcuno con enormi ricchezze e l'accesso al gradino più alto del potere politico. Questa non è un'aspirazione irragionevole per qualsiasi nuovo laureato delle economie odierne in cui chi vince prende tutto. Ma quanto è realistico?

Si potrebbe ideare una nuova tecnologia per cui vi è potenzialmente una grande domanda. Con le giuste credenziali e un pizzico di fortuna, si potrebbero attirare gli investimenti di un fondo di capitale di rischio. Molte di imprese di questo tipo non avranno successo; ma - in particolare negli Stati Uniti - tali società con un potenziale di rapida crescita finanziate tramite azioni sono fortemente incoraggiate.

L’alternativa è indebitarsi. Quest’ultima potrebbe sembrare una strana idea proprio ora che si sta uscendo da una grave crisi finanziaria provocata da un eccessivo indebitamento, e con molti proprietari di casa ancora sommersi dai mutui (i loro debiti sono maggiori del valore della loro case, anche se possono ancora permettersi di pagarsi le rate mensili). In ogni caso, quando un qualsiasi neolaureato americano pensa ai debiti, pensa al rimborso dei prestiti per gli studenti.

Ma un nuovo libro, , di Eileen Appelbaum e Rosemary Batt, spiega esattamente come alcune persone sono diventate immensamente ricche attraverso un uso strategicamente accorto del debito.

Gli autori presentano una valutazione ampia, dettagliata e onesta del private equity - l'attività di investimento in società già esistenti tramite acquisti di partecipazioni di controllo finanziate a debito. (Al contrario, i venture capitalist sostengono le start-up quasi interamente tramite capitale di rischio.) E Appelbaum e Batt sono attenti a sottolineare che molte imprese che effettuano private equity apportano una migliore gestione o altri cambiamenti positivi in termini di efficienza alle loro società in portafoglio.

Ma alcuni dei più grandi fondi - in realtà, la maggior parte dei marchi del settore - usano il trucco intelligente di assicurare i debiti che hanno contratto usando come garanzia i beni delle società che acquistano. Questa pratica è un po’ come comprare una casa. Una banca o una società che emette mutui presta una grande quantità di denaro, che viene garantito dalla casa. In altre parole, se non si riescono a effettuare i pagamenti in tempo, il creditore può pignorare i beni del debitore e prendere possesso della proprietà - come milioni di proprietari di casa hanno sperimentato negli ultimi dieci anni.

Eppure c'è una grande differenza tra il modo in cui il private equity funziona e quello in cui una famiglia acquista una casa. Solo una piccola parte della proprietà azionaria acquisita da qualsiasi fondo di private equity deriva dal denaro fornito dai partner che hanno creato e che gestiscono il fondo. La maggior parte è raccolta da investitori esterni. (Sarebbe come una famiglia che finanzia una caparra non con i propri risparmi, ma con quelli di parenti lontani a cui non tiene molto.)

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