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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2010 alle ore 08:03.
FRANCOFORTE - La Banca centrale europea ha promesso ieri di garantire nuova liquidità sui mercati finanziari, in un momento in cui le tensioni restano elevate nel settore bancario. L'uscita definitiva dalla situazione d'emergenza provocata dal fallimento di Lehman Brothers nel 2008 appare ancora lontana. Viceversa la situazione economica sembra migliorare, tanto che l'istituto monetario ha rialzato leggermente le sue stime di crescita per il 2010.
La Bce ha annunciato che intende effettuare tre nuove operazioni di liquidità al tasso fisso e ad ammontare illimitato, in luglio, agosto e settembre. In origine, la speranza dell'istituto di Francoforte era di tornare a un'asta normale, a tasso variabile, fin dal prossimo mese. Le recenti tensioni, con un forte aumento delle richieste di liquidità da parte di alcune banche, hanno indotto il consiglio direttivo a cambiare strategia in un momento di incertezza «insolitamente elevata».
Evidentemente non è ancora giunto il momento di mettere in pratica l'exit strategy dalle iniezioni di liquidità a buon mercato garantite dalla Bce negli ultimi due anni. La recente crisi debitoria di alcuni paesi della zona euro ha infatti avuto un impatto anche sugli istituti di credito. Alcune banche spagnole greche e forse anche tedesche hanno crescenti difficoltà a rifinanziarsi perché in possesso di titoli ritenuti troppo rischiosi.
In questo contesto, l'istituto monetario ha deciso di continuare a garantire denaro fresco. Ieri il presidente Jean-Claude Trichet ha spiegato che gli stessi acquisti di obbligazioni pubbliche proseguiranno: «Consideriamo che in questo momento sia appropriato continuare a fare quello che abbiamo deciso». Le acquisizioni dei titoli statali di paesi più a rischio sono state decise in maggio pur di evitare un tracollo del mercato monetario.
La decisione è controversa e criticata dal presidente della Bundesbank Axel Weber. I tedeschi sono preoccupati di assistere a una eventuale monetizzazione del debito o alla possibile creazione d'inflazione. Ieri Trichet ha risposto in questo modo alle domande sulle critiche del governatore tedesco: «C'è una moneta, una banca centrale, un consiglio direttivo, una decisione». Ha anche ricordato che gli acquisti di obbligazioni sono sterilizzati.