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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2010 alle ore 09:37.
L'ultima modifica è del 24 maggio 2010 alle ore 20:37.
Passo falso della Borsa in avvio di settimana. Chiusura in netto ribasso per Piazza Affari mentre i principali listini europei hanno archiviato la seduta contrastati. Il FTSE Mib ha perso il 2,59% a 19.030 punti, mentre il FTSE IT All Share è sceso del 2,43%. Dopo un'apertura già negativa, gli indici hanno ampliato le perdite a metà seduta con gli altri mercati europei e l'apertura in calo di Wall Street; a influire sul conto finale è lo stacco dei dividendi per molte blue chip, con un effetto negativo sull'indice Ftse Mib calcolato nell'ordine del 2 per cento. Appena sopra la parità invece il Cac40 di Parigi, invariato il FTSE 100 di Londra, calo di mezzo punto per il Dax30di Francoforte.
In un paniere dominato dal segno meno, soffrono soprattutto bancari, finanziari e assicurativi. Tra gli energetici, bene Enel. Giù, invece, Fiat, Impregilo, Pirelli & C ed Exor. Positive Ansaldo Sts, Prysmian, Stmicroelectronics e Telecom Italia.
Chiusura in pesante ribasso per l'euro sull'onda della nuova ondata di vendite scatenata dall'intervento del governo di Madrid per salvare la cassa di risparmio CajaSur dopo il fallimento del progetto di fusione con un altro istituto regionale. In chiusura di scambi intraday continentali un euro vale 1,2395 dollari contro gli 1,2560 dell'ultima rilevazione di venerdì. La divisa comune scambia inoltre a 112,14 yen (113,16), 08591 sterline (0,8687) e 1,4337 franchi svizzeri (1,4430).
Chiusura negativa anche per Wall Street, che pure aveva recuperato terreno dopo i cali della mattinata. Il Dow Jones ha perso l'1,27% a 10.064,38 punti, il Nasdaq è arretrato dello 0,69% a 2.213,55 punti mentre lo S&P 500 ha ceduto l'1,30% a 1.073,60 punti. A fare da freno al Dow Jones e all'S&P500 sono stati in particolare i finanziari, messi sotto pressione dall'incertezza sullo stato di salute delle banche europee alimentata proprio dal salvataggio di Cajasur da parte della Banca di Spagna.
Non sono bastate, quindi, positive indicazioni dai dati macro. L'indice Fed delle attività economiche dell'area di Chicago è salito in aprile a 0,29 punti da 0,13 in marzo. Si tratta del livello più alto dal dicembre 2006. La media dei tre mesi è di conseguenza passata a -0,03 da -0,09 il mese precedente.