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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2010 alle ore 13:40.
Le quotazioni delle principali materie prime sono tornate molto elevate tra aprile e inizio maggio, in alcuni casi vicine ai record pre-crisi. E i ribassi delle ultime settimane le lasciano su livelli ancora alti. Lo si legge in una nota del Centro studi di Confindustria in cui si sottolinea che iI rialzi dai minimi di fine 2008 - inizio 2009 sono stati vertiginosi e sono partiti quasi contemporaneamente a quelli dei mercati azionari.
Tali livelli e variazioni - si legge ancora - difficilmente sono spiegabili con la sola ripresa dell'economia mondiale, per quanto trainata dalle economie emergenti, i cui incrementi di Pil hanno un maggior contenuto di commodity. Altrettanto rilevanti sono stati il miglioramento delle aspettative, che erano diventate eccessivamente depresse, e i bassi tassi di interesse.
Questi fattori, assieme al trend rialzista di lungo periodo (per la difficoltà dell'offerta a tener dietro alla rapidità dell'aumento della domanda), attirano investimenti di portafoglio che accentuano le dinamiche dei prezzi (e la loro volatilità), portandoli più velocemente sui livelli attesi in futuro.