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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2010 alle ore 08:07.
MILANO
Giro di poltrone in vista nella "Galassia del Nord". Dopo l'insediamento di Cesare Geronzi al vertice delle Generali, il consiglio di amministrazione della compagnia triestina ha deciso che a rappresentare il Leone nei patti di sindacato di Pirelli, Rcs e Mediobanca sarà il nuovo presidente.
«Ho portato io stesso questa delibera nel board – ha spiegato l'amministratore delegato Giovanni Perissinotto a margine della presentazione del bilancio di sostenibilità di Generali –. Mi sembra che siano posizioni che competono proprio al presidente».
Per Geronzi in realtà non si tratta di un debutto. In Piazzetta Cuccia il banchiere romano oltre che presidente dell'istituto era anche presidente del patto di sindacato. Nell'assemblea dei soci di riferimento subentrerà ad Antoine Bernheim, mentre nel consiglio di amministrazione di Mediobanca l'ex presidente di Generali dovrebbe essere sostituito da Perissinotto.
Anche in Rcs Geronzi, che era già presente nel patto in rappresentanza di Mediobanca cambierà cappello, subentrando al direttore generale della compagnia Raffaele Agrusti, mentre per Piazzetta Cuccia entrerà il neo presidente Renato Pagliaro, che era già vice-presidente del gruppo editoriale. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda il cda di Rcs Quotidiani, che è stato appena rinnovato con l'ingresso di alcuni grandi soci tra cui lo stesso Geronzi.
Il banchiere romano aggiunge invece il patto Pirelli ai suoi compiti istituzionali, subentrando a Perissinotto. Lì, formalmente, per Mediobanca c'era ancora l'ex presidente Gabriele Galateri, che ora sarà sostituito da Pagliaro. E, a riguardo della Bicocca, gli avvicendamenti nel gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera non dovrebbero invece avere riflessi sulla composizione del board di Rcs Mediagroup, dove dovrebbe restare consigliere Claudio De Conto che, si è appreso ieri, lascerà Pirelli Re.
Con ciò dovrebbe essere completato l'assestamento del passaggio di Geronzi da Mediobanca a Generali.
Nel frattempo il neo vice-presidente della compagnia, Vincent Bollorè, capofila della cordata transalpina di Mediobanca, sta continuando ad arrotondare il suo pacchetto. Lo scorso 25 maggio infatti il finanziere bretone ha acquistato altre 300mila azioni per un controvalore complessivo di 4 milioni 149mila euro, pagando mediamente 13,8 euro a titolo. L'acquisto che segue quelli dei giorni scorsi, motivati da Bollorè come «un segnale di fiducia nei confronti del gruppo», al momento si è rivelato un buon affare. In Piazza Affari infatti Generali ha concluso la settimana riavvicinandosi a quota 15 euro. Il nuovo pacchetto, pari allo 0,019% del capitale sociale della compagnia triestina, dovrebbe portare la quota di Bolloré poco sopra lo 0,1% del Leone Alato.