Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2010 alle ore 17:31.
Il premier cinese, Wen Jiabao, lancia l'allarme sul rischio di una ricaduta dell'economia globale in una seconda recessione per i rischi del debito sovrano. Mentre il governatore della Banca centrale, Jean-Claude Trichet, getta acqua su fuoco e ribadisce che l'euro è una moneta credibile. E il presidente della Fed Ben Bernanke ricorda che i mercati emergenti stanno trainando la locomotiva economica mondiale.
L'allarme della Cina. Secondo Wen l'economia globale resta vulnerabile ai rischi del debito sovrano ed esiste la possibilità di una seconda recessione, anche se la ripresa è in atto. «Tutti paesi - dice il premier cinese, parlando a un convegno di uomini d'affari a Tokyo - devono coordinare e rafforzare gli aiuti all'economia. Non ci dev'essere un'altro rilassamento». «L'economia mondiale è stabile - aggiunge - e comincia a riprendersi, ma la ripresa è lenta e ci sono molti fattori di destabilizzazione». È ancora troppo presto, sostiene Wen, per ritirare gli stimoli all'economia e i problemi del debito sovrano in Europa potrebbero frenare la crescita. Anche la Cina deve «mantenete un certo livello di intensità di stimoli».
Trichet e quella lezione per l'Europa. Il presidente della Bce Jean Claude Trichet in un'intervista al quotidiano Le Monde, ribadisce che l'euro «è una moneta credibile», ma occorre una «una vera responsabilità collegiale. Una sorveglianza multilaterale attenta, nella lettera e nello spirito del Patto di Stabilità, che è stato ignorato (...) anche da parte di grandi paesi come la Germania, la Francia e l'Italia. Hanno dato un bruttissimo esempio, sia come gestori che come responsabili della propria politica di bilancio e anche come membri dell'Eurogruppo e dunque autori essenziali della sorveglianza sulla situazione di bilancio di ciascun paese». Trichet inoltre nega che dietro alle manovre speculative contro l'euro ci sia un complotto anglo-sassone. «Bisogna sospettare di tutte le teorie del complotto. Credo, più semplicemente, che alcuni investitori facciano fatica a comprendere l'Europa e i suoi meccanismi di decisione. Abbiamo problemi molto seri e bisogna imparare la lezione.
I mercati emergenti trainano la ripresa.