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Questo articolo è stato pubblicato il 01 giugno 2010 alle ore 15:43.
Novemila licenziamenti alla Hewlett Packard in nome dell'automazione, ma forse anche conseguenza di una situazione economica meno brillante del previsto. Ieri il colosso dell'informatica californiano ha annunciato che eliminerà il 3% dei suoi 300mila dipendenti nel corso dei prossimi tre anni, investirà contemporaneamente un miliardo di dollari per automatizzare i suoi data center e assumerà 6mila nuovi dipendenti nel reparto vendite. Solo un anno fa il ceo Mark Hurd aveva proclamato che l'azienda non sarebbe più ricorsa all'arma del licenziamento «a meno che lo stato dell'economia non peggiori»
Hp aveva eliminato ben 24.600 posizioni nel 2008 in concomitanza con l'acquisizione da 13 miliardi di dollari della Electronic Data Systems (Eds). Tre anni prima Hurd, a poche settimane dal suo insediamento alla guida della società in sostituzione di Carly Fiorina, aveva deciso di licenziare 15mila dipendenti, il 10% del totale.
Il direttore finanziario Cathie Lesjak ha descritto questa ultima ondata di licenziamenti come parte integrante della seconda fase nel processo di integrazione tra Hp e Eds, la fase del consolidamento di data center, network It e altre operazioni. Il costo di questo processo richiederà un miliardo di dollari nei prossimi tre anni, che sarà interamente recuperato sotto forma di costi più bassi.
L'obiettivo dell'acquisizione della Eds è sempre stato quello di creare un colosso integrato capace di offrire alla clientela un pacchetto completo di servizi, specie nell'era del cloud computing, la fornitura di servizi informatici via Internet. Quest'ultima iniziativa è volta ad abbassare i costi nella divisione servizi ed è quindi stata interpretata a Wall Street come un'iniziativa per rafforzare l'attacco competitivo contro la Ibm, leader nei servizi informatici.
Il desiderio di abbassare i costi è tuttavia legato anche a un rallentamento della crescita del fatturato Hp nei servizi; questa divisione ha visto crescere il giro d'affari del 2% a 8,7 miliardi di dollari nel secondo trimestre conclusosi in aprile, ma tenendo conto delle fluttuazioni del cambio, il totale è in realtà sceso del 3 per cento.
Di fronte all'apparente indebolimento del settore dei servizi It, Hp ha di recente preso la decisione di diversificarsi in settori a crescita sostenuta come quelli dei telefonini intelligenti e dei pc tablet, e con questa intenzione ha acquistato in aprile la società produttrice di smartphone Palm per 1,2 miliardi di dollari. I titoli sono saliti di oltre l'un per cento alla Borsa di New York.