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Finanza e Mercati Azioni

Su stipendi dei manager e incarichi nei cda Bruxelles prova a dare una mossa ai governi

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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2010 alle ore 19:57.

La commissione europea prepara un pacchetto di proposte sulla governance delle istituzioni finanziarie per la riunione del G20 del 26 e 27 giugno in a Toronto, in Canada. L'obiettivo della consultazione lanciata oggi dal commissario ai Servizi e al Mercato interno, Michel Barnier, è di «assicurare che gli interessi dei consumatori e degli altri stakeholder siano tenuti in maggiore considerazione, che le condotte imprenditoriali siano sostenibili e, nel lungo termine, i rischi di bancarotta siano ridotti». Le nuove regole Ue per la finanza arrivano troppo tardi per evitare la crisi dei mercati e i suoi effetti sull'economia reale. «Tutta colpa dei governi» ha detto il presidente Barroso nella conferenza stampa.

L'iniziativa di Barnier, che si accompagna alla proposta di supervisione unica europea sulle agenzie di rating, parte nel modo più soft, cioè con una consultazione su un 'libro verde' che dettaglia le ipotesi di accordo sui punti più delicati. Nasce dall'esigenza di superare le «lacune e le debolezze che la crisi dei mercati ha msso in evidenza nella governance delle istituzioni finanziarie»: controllo sui manager insufficiente, gestione del rischio debole, inadeguate strutture di remunerazione per dirigenti e trader, spinti ad assumere rischi eccessivi e con una visione di breve termine.
La consultazione si chiude il primo settembre ed eventuali proposte legislative o non legislative saranno adottate nel corso del 2011.

Quattro sono i punti su cui la commissione europea apre alla consultazione: 1) come migliorare il funzionamento e la composizione dei consigli di amministrazione di banche e assicurazioni, allo scopo di rafforzare la supervisione sul top management; 2) come introdurre la cultura del rischio, a tutti i livelli, in modo da assicurare che gli interessi aziendali di lungo termine siano adeguatamente considerati: 3) come rafforzare il coinvolgimento degli azionisti dei supervisori finanziari e dei revisori dei conti nelle questioni di governance; 4) come modificare le politiche retributive delle società per scoraggiare assunzioni di rischio eccessive.

Le proposte dettagliate sono una decina, tra cui il limite alla partecipazione degli amministratori nei cda delle aziende, "massimo tre", l'attribuzione al 'chief risk officer' delle stesse responsabilità del direttore finanziario e, infine, un limite alle stock option e alle liquidazioni d'oro.

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Tags Correlati: Canada | José Barroso | Michel Barnier | Struttura delle società |

 

Lo sfogo di Barroso: la lentezza è colpa dei governi. Nella conferenza stampa di presentazione delle due iniziative, su agenzie di rating e governance, il presidente della commissione, José Barroso, ha accusato i governi di aver perso tempo, quando la crisi finanziaria cominciava a manifestarsi, sulle nuove regole di supervisione finanziaria e sui settori di mercato che sono sempre sfuggiti alla vigilanza
Quello di Barroso è stato uno sfogo. E' partito dal capitolo agenzie di rating: «Il via libera alle nuove regole che entreranno in vigore in dicembre c'è stato nell'aprile 2009, sulla base di una proposta della commissione del 2008: solo il 25 febbraio 2009 è entrato nell'agenda politica il sistema di supervisione finanziaria a livello europeo con il rapporto De Larosiére. Sapete che cosa mi hanno risposto i capi di stato e di governo nel gennaio 2008 quando li sondai per sapere la loro opinioni su un codice di condotta per le agenzie di rating: mi hanno risposto di no».


Poi Barroso è passato alle nuove regole di supervisione finanziaria: «Se ci fosse stato il sistema di vigilanza a livello europeo, il problema delle agenzie di rating sarebbe stato risolto, invece nella prima regolamentazione le funzioni fondamentali di vigilanza sono esercitate dai supervisori nazionali. E quanto alla vigilanza finanziaria complessiva, stiamo ancora aspettando, attualmente la cosa è nelle mani di Parlamento e governi, se non ci sarà un compromesso ci sarà un problema, quello è un passaggio chiave». Di qui l'appello a deputati e governi a raggiungere un'intesa rapidamente. La speranza è che l'intero sistema di vigilanza Ue (quella sistemica, macro-prudenziale e quella di banche, assicurazioni e fondi pensione) possa partire da gennaio 2011.

VIDEO: La conferenza stampa di Barroso, Barnier e Rehn

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