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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2010 alle ore 15:46.
L'Italia potrebbe essere il prossimo bersaglio della speculazione del mercato anche se le sue condizioni economiche e finanziarie sono migliori rispetto a Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda. Lo sostiene il Wall Street Journal in un articolo che prende le mosse dalle tensioni
registrate ieri sul mercato dei Btp e dall'aumento della percezione del rischio debito evidenziato dal rialzo record dei credit default swap. Il quotidiano finanziario sottolinea, comunque, come il fenomeno appaia in parte «ingiustificato» tenuto conto che
l'Italia ha «superato bene la crisi».
Ma a «cospirare» contro l'Italia sono soprattutto il «mercato distorto» e la «scarsità dei dettagli sul meccanismo di salvataggio dell'eurozona». Stando alle stime di Moody's - scrive il Wsj - la crisi finanziaria spingerà il debito italiano fino al 117,8% del Pil entro il 2011 dal 103,5% registrato nel 2007, mentre nello stesso periodo il debito della Spagna salirà del 37,8% e quello dell'Irlanda del 71,1%. Inoltre «il costo del sostegno alle banche è stato minimo» e «il governo ha approvato misure concrete per contenere il deficit nei prossimi due anni». Tuttavia, nel momento in cui la Bce è focalizzata sull'acquisto di titoli governativi di Grecia, Spagna e Irlanda, per gli investitori è «naturale fare scommesse contro l'Italia» anche perchè non si può «ignorare il pesante fardello del debito italiano».