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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2010 alle ore 08:05.
Anche con il rifiuto si può fare bene all'ambiente, soprattutto se si tratta di rifiuti organici. Ma occorre una strategia globale. Migliorare la gestione dei rifiuti organici in tutti gli stati europei al fine di sfruttare i benefici ec.onomici e ambientali che essi offrono (tra 1,5 e 7 miliardi di euro, si stima) è infatti l'obiettivo di una recente comunicazione della commissione europea. Il documento contiene una rosa di raccomandazioni sulla via da seguire, tra le quali spiccano la prevenzione e il trattamento biologico con produzione di compost e biogas.
La situazione
I rifiuti biodegradabili alimentari e i rifiuti di giardino e di cucina ammontano, nella Ue, a 88 milioni di tonnellate all'anno. Un volume che può avere un forte impatto sull'ambiente, ma che ha anche un grande potenziale come fonte rinnovabile di energia e di materiali riciclati.
Il principale rischio ambientale legato ai rifiuti organici è la produzione di metano, un gas che ha un potente effetto serra, 25 volte superiore a quello del biossido di carbonio. Se il trattamento biologico dei rifiuti fosse attuato nella misura massima possibile, il vantaggio più visibile e significativo sarebbe quello di evitare emissioni pari a circa 10 milioni di tonnellate equivalenti di CO2 nel 2020. Inoltre, un terzo dell'obiettivo fissato dalla Ue per il 2020 in materia di energie rinnovabili nei trasporti potrebbe essere conseguito utilizzando il biogas ricavato dai rifiuti organici, così come il 2% di quello in tema di energie rinnovabili potrebbe essere garantito dalla trasformazione di tutti i rifiuti organici . E ancora: un compost e un digestato da digestione anaerobica di buona qualità contribuirebbero a rendere più razionale l'uso delle risorse sostituendo in parte i fertilizzanti minerali non rinnovabili e salvaguardando la qualità dei suoli della Ue.
Le azioni
La comunicazione della commissione indica anche le azioni prioritarie da mettere in atto al fine di liberare questo potenziale (lasciando comunque liberi gli stati membri di scegliere le opzioni più adatte a raggiungere questi traguardi), tra le quali spiccano il rispetto rigoroso degli obiettivi sul dirottamento dei rifiuti organici dalle discariche e la corretta applicazione della gerarchizzazione dei rifiuti e di altre disposizioni della direttiva quadro sui rifiuti, in modo da privilegiare l'introduzione di sistemi di raccolta differenziata.