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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2010 alle ore 09:54.
I paperoni del mondo (individui con ricchezze finanziarie superiori al milione di dollari) tornano a crescere ma soprattutto ad essere ottimisti nei confronti del futuro e dei mercati finanziari. Rispetto al 2008 (anno di debacle anche per loro), infatti, nel 2009, il numero e la consistenza delle ricchezze dei cosiddetti HNWI ha ripreso a salire. Sono oltre 10 milioni i ricchi (+17,1% rispetto al 2008) con un patrimonio di 39.000 miliardi (+19% rispetto al 2008). E addirittura i super ricchi, i cosiddetti ultra-HNWI (chi ha ricchezze finanziarie pari o superior a 30 milioni di dollari) , sono aumentati del 21,5%. Insomma dopo un 2008 debole, la ricchezza finanziaria e le sue prospettive tornano ai livelli precedenti alla grande crisi del 2007. È la principale evidenza che emerge dal consueto rapporto (è la 14° edizione) sulla ricchezza nel mondo condotta da Merrill Lynch e Cap Gemini.
La vera crescita viene dai paesi emergenti ma il maggior numero di super ricchi continua a risiedere in Usa, Giappone e Germania con nord America in testa ed Europa in coda. Da qualche anno a questa parte a trainare la crescita (nel 2009 sono quelli che hanno ripreso a correre prima e di più) sono i paesi emergenti come Cina, India e Brasile. E anche per il futuro saranno quelli destinati a registrare la più forte espansione, grazie a fattori macroeconomici e finanziari. Rispetto al 2008 la classifica generale dei 12 paesi al mondo con più alta presenza di ricchi resta invariata(Usa, Giappone, Germania, China, Uk, Francia, Canada, Svizzera Italia, Australia, Brasile e Spagna) ma l'area Asia Pacifico registra le crescite più alte.
In Asia Hong Kong e India, volani alla crescita. In Asia la popolazione degli HNWI è tornata a quota 3 milioni, eguagliando per la prima volta il numero dei ricchi europei. In valore parliamo di 9.700 miliardi di dollari contro i 9.500 miliardi dell'Europa. Ma con tassi di crescita rispettivamente in termini di individui più ricchi del 26% e delle loro ricchezze 31% (sempre anno su anno). Merito principalmente di quel recupero dei mercati azionari che si è visto sui listini dell'area asiatica del pacifico. Nel 2009 l'MSCI Cina ha segnato un + 57,72% e l'MSCI Asia un + 63,177%. L'anno scorso sono entrati nella classifica dei più ricchi del mondo (Forbes) ben 27 miliardari cinesi, tra cui Li Shufu, proprietario della Geely, la casa automobilistica che a dicembre ha annunciato l'acquisto del marchio Volvo dalla Ford.