Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2010 alle ore 15:32.
«Ho l'impressione che sarà peggio del 2009; d'altra parte l'economia è quella che è». Il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi, commenta così le prospettive 2010 di Unicredit e del dividendo. Puglisi è stato interpellato, a Palazzo Chigi, a margine
dell'iniziativa "ItaliaCamp - La tua idea per il Paese" e annuncia che la Fondazione bilancerà i conti «grazie a opportunità realizzate negli anni passati. Ma va detto - puntualizza - che con il pareggio non si va in serie A».
Carimonte holding dal canto suo, socio di Unicredit con il 3,1%, non ha ancora eseguito l'annunciata vendita 0,5% del capitale dell'istituto bancario e attende «le condizioni di mercato per eseguire almeno in parte quanto deliberato». Lo ha detto Andrea Landi, presidente della Fondazione CariModena, socio di maggioranza di Carimonte, a margine della presentazione del bilancio dell'ente. «Carimonte ha una delibera e andrà ad eseguirla - ha aggiunto - La tempistica è dettata dalle condizioni di mercato che ora non ci sono». Landi ha poi precisato che la Fondazione Carimodena non intende ridurre la partecipazione diretta in Unicredit, in cui detiene lo 0,053% oltre alle obbligazioni convertibili: «Quelle dirette
le manterremo come terremo le convertibili - ha detto - Non c'é nessuna fuga dalla banca».
Tutto tranquillo, peraltro, in casa UniCredit secondo il vice presidente Luigi Castelletti, rappresentante nel consiglio di amministrazione di CariVerona: «Mi pare assolutamente di sì - ha risposto Castelletti a chi chiedeva se le cose in banca stessero andando bene - è in atto il progetto di riorganizzazione del Bancone, proseguiamo su quella strada: rafforzamento territoriale, vicini ai clienti e via». Sulle nomine dei responsabili territoriali, e su eventuali divergenze tra l'amministratore delegato Alessandro Profumo e gli azionisti, Castelletti ha detto di ritenere che sulle scelte «debbano essere fatte valutazioni di competenza» che significa «mettere le persone giuste per professionalità e conoscenza al posto giusto».
Rispetto infine agli stress test Castelletti ha detto di vedere con favore la pubblicazione degli stress test sulle banche annunciata dall'Unione europea