Nel 2009 triplicate le sanzioni a Piazza Affari. Provvedimenti per 21 milioni di euro

Sanzioni triplicate a Piazza Affari. Nel 2009, secondo i dati comunicati oggi dalla Consob nella relazione annuale, c'è stato un netto incremento dei provvedimenti su abusi di mercato e sulle violazioni in materia di informativa societaria. Le multe sono passate dai 6,5 milioni del 2008 a 21 milioni nel 2009. Il numero delle sanzioni é invece rimasto stabile a 138 (su 155 procedimenti conclusi) contro le 136 del 2008 (su 156 procedimenti). I provvedimenti contro abusi di mercato sono stati 17 (5 nel 2008) e hanno condotto a sanzioni per un ammontare di 9,2 milioni (da 2 milioni) e confische di beni per 20,9 milioni (da 5,5 milioni).

Quelli verso gli emittenti legati a violazioni in casi di sollecitazione, opa, patti parasociali e informazioni societarie sono stati 38 (da 30) per un ammontare di 10 milioni (da 1,5 milioni del 2008).

Tornando alle sanzioni per abuso di mercato, 11 i casi di insider trading e 6 quelli di manipolazione del mercato: tra i più significativi, il provvedimento relativo all'acquisto di azioni Italease sulla base dell'informazione privilegiata sull'allora imminente pubblicazione di un report Citigroup e la sanzione relativa ad acquisiti di azioni Mediobanca nel 2005 da parte di trader Bim che hanno provocato anomali rialzi dei prezzi. Per i provvedimenti verso gli emittenti, 3 riguardano casi di sollecitazione, una l'offerta pubblica d'acquisto, 17 l'informativa societaria e 17 le partecipazioni rilevanti e i patti parasociali. Sono stati nove in totale invece i provvedimenti finanziari contro intermediari per un ammontare complessivo di 1,9 milioni: tra i più noti interventi, quello relativo alle offerte pubbliche d'acquisto dei fondi Tecla e Berenice. Le sanzioni contro i promotori finanziari sono state 74. Guardando all'attività svolta da Consob in tema di vigilanza, nel 2009 la Commissione ha concluso 13 indagini in materia di abusi di mercato formulato 7 ipotesi di reato con relativa segnalazione all'attività giudiziaria.