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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2010 alle ore 12:21.
L'Ipo dei record non fa il botto. Al debutto sulla piazza di Hong Kong, Agricultural Bank of China (AgBank) mette a a segno un modesto rialzo del 2,2% dopo i tiepidi guadagni registrati ieri nel primo giorno di negoziazione a Shanghai (+0,75%). Le deboli performance della mega Ipo da 19,3 miliardi di dollari - che con l'esercizio della greenshoe potrebbe superare i 22 miliardi e divenire la prima Ipo della storia della finanza superando i 21,9 miliardi raccolti dalla concorrente Industrial & Commercial Bank of China - , attesa da tempo, riflette le perplessità relative alla valutazione dell'ultima delle quattro grandi banche che Pechino ha voluto portare in borsa e la fase difficile dei mercati.
Un'accoglienza da parte del mercato di questo tipo era comunque attesa ma i precedenti debutti delle altre grandi banche cinesi mostrano ben altre performance: Industrial & Commercial Bank of China e Bank of China sono entrambe balzate del 15% nel primo giorno di negoziazioni a Hong Kong nel 2006.
L' offerta per i titoli della banca è stata sottoscritta sulla piazza di Hong Kong, per quasi sei volte l'ammontare a disposizione e le positive performance potrebbero spingere il management ad esercitare la greenshoe, l'opzione di assegnazione di un ulteriore pacchetto previsto in caso di forte domanda (fino al 15% in più del numero di azioni inizialmente previsto).
Lo sbarco di AgBank sulla borsa di Hong Kong rimuove comunque un peso sul mercato liberando risorse per le importanti ricapitalizzazioni in vista da parte dei grossi gruppi finanziari.