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Slitta il debutto del Boeing 787

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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2010 alle ore 08:09.


La Boeing non esclude che l'entrata in servizio commerciale del nuovo B 787 «slitti di qualche settimana all'inizio del 2011», pur confermando l'obiettivo di «consegnare entro la fine di quest'anno i primi 2-3 esemplari del velivolo alle compagnie aeree». «Lo dico per prudenza. Le prove di volo stanno andando molto bene, ma c'è molto lavoro da fare e l'entrata in servizio potrebbe slittare alle prime settimane del 2011. Dipende dalla certificazione», ha detto, a Il Sole 24 Ore, Jim McNerney, amministratore delegato del primo gruppo aerospaziale del mondo (68,3 miliardi di dollari di fatturato nel 2009, 1,31 miliardi di utile netto).
Il Dreamliner in materiale composito superleggero, detto «l'aereo di plastica», è atterrato stamattina al salone aerospaziale di Farnborough, che si apre domani. Qui però non si esibirà in volo.
McNerney si dichiara «ottimista». «C'è una ripresa del traffico e del mercato dell'aviazione civile. La nostra società - osserva - è emersa dalle difficoltà con un forte portafoglio ordini e nuovi prodotti, il 787 e il 747-8. Quest'anno negli aerei commerciali tornano gli ordini, anche se non prevedo che Boeing avrà un numero di ordini sufficiente a sostituire nel portafoglio i 460-470 aerei che consegneremo allle compagnie. Siamo molto forti anche nella difesa e nello spazio. Abbiamo fatto alcune acquisizioni strategiche nelle ultime settimane, vediamo forti opportunità nel mercato internazionale. Infine prevediamo opportunità di crescita nella manutenzione e miglioramento delle flotte mondiali».
Sul B 787, il bireattore a lungo raggio da 280 posti, McNerney dice che le difficoltà sono superate. «Nelle prove di volo l'aereo sta andando molto bene, ci sono già molti piloti delle prime compagnie clienti che lo provano». Il primo vettore che riceverà il 787 è la giapponese Ana.
Sui problemi che hanno causato oltre due anni di ritardo nel programma, rispondendo a una specifica domanda se i problemi siano stati causati da Alenia, che produce il 14% della fusoliera a Grottaglie, l'a.d. di Boeing risponde: «In alcuni casi abbiamo dato troppa responsabilità ad alcuni nostri partner. In futuro vedrete Boeing fare di più nell'integrazione ingegneristica che nella prima fase del 787. Lo abbiamo già previsto per la versione allungata, "-9"».

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Tags Correlati: Alenia | Aviazione Militare | Boeing 787 | Cina | Dati di bilancio | Farnborough | Finmeccanica | Wto

 

Sui rapporti con la società italiana e il gruppo Finmeccanica, con il quale il 7 giugno è stato firmato un accordo per partecipare alla gara dell'elicottero del presidente degli Stati Uniti, Mc Nerney risponde: «Abbiamo sempre delle discussioni con gli amici di Finmeccanica, come per il lavoro del tanker italiano, per il quale siamo vicini all'accettazione operativa da parte dell'aeronautica. Ora siamo concentrati sugli elicotteri e sul 787. Per la gara dell'elicottero del presidente siamo ancora in una fase preliminare. Abbiamo la licenza di progettazione e produzione dall'AgustaWestland. Intendiamo modificare il disegno, produrremo l'elicottero qui negli Stati Uniti».
Sui problemi pregressi del 787 e i claim reciproci nel rapporto con Alenia risponde: «Avremmo sempre potuto fare meglio. Sono convinto che Alenia è impegnata a fare sempre meglio e a raggiungere livelli di produzione più elevati». Per il momento tra i due gruppi non è prevista la firma di un accordo di collaborazione più ampio. McNerney definisce «discussioni molto preliminari» quelle per la partecipazione con l'Aermacchi M-346 alla futura gara per aerei addestratori negli Stati Uniti.
Sulla decisione del Wto che ha bocciato la politica degli aiuti pubblici di lancio a favore di Airbus, McNerney fa notare che «la causa pendente davanti al Wto sugli aiuti a Boeing non riguarda aiuti di lancio, ma altri tipi di intervento. È importante che gli aiuti di lancio siano stati banditi. Questo principio vale anche per l'ingresso nel mercato dei grandi jet di costruttori emergenti, come in Brasile, Cina e Canada». Secondo McNerney la decisione del Wto non preclude la partecipazione di Airbus alla gara da 35 miliardi di dollari per i tanker negli Usa. Sui nuovi costruttori di jet con oltre 100 posti McNerney è convinto che «la Cina emergerà nel mercato, avrà prodotti da offrire anche al di fuori della Cina. Ci vorrà del tempo, ma ce la farà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da pag. 27
Lo speciale sul salone
aeronautico di Farnborough

L'AEREO «SUPERLEGGERO»

Lo slittamento
Il Boeing B787 Dreamliner (nella foto) è il primo al mondo tra gli aerei di linea a fare un uso massiccio della fibra di carbonio, per rendere il velivolo ultraleggero. Il primo aereo sarebbe dovuto entrare in servizio nel 2008, ma il volo inaugurale è avvenuto il 15 dicembre 2009. Ora per fine anno sono attese le prime consegne e per il 2011 il debutto ufficiale.

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