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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2010 alle ore 15:27.
Non si arresta la risalita degli Euribor, gli indici a cui è ancorata la maggior parte dei mutui a tasso variabile e che misurano il tasso di interesse al quale le banche europee si prestano i capitali. Oggi, lunedì, gli Euribor - peraltro in costante risalita da marzo 2010 - hanno recuperato nuovi punti decimali proseguendo nel percorso di avvicinamento al tasso di riferimento fissato dalla Banca centrale europea, a maggio 2009 e non più ritoccato, sulla soglia dell'1 per cento. Gli scatti più consistenti sono iniziati dal 7 luglio, quando l'indice trimestrale ha superato la soglia dello 0,8 per cento.
Oggi, lunedì, alle 11 l' Euribor a 3 mes è stato fissato allo 0,87%, in aumento rispetto allo 0,861% di venerdì. In aumento anche l'Euribor a una settimana in rialzo allo 0,561 dallo 0,545% e quello a un mese salito allo 0,611% dallo 0,597 per cento. I dati sono rilevati dalla European banking federation.
La Bce drena fondi. Intanto l'istituto centrale di Francoforte ha annunciato per domani un'operazione di drenaggio fondi a una settimana, con l'obiettivo di raccogliere 60 miliardi di euro per sterilizzare gli acquisti di bond sul mercato secondario effettuati dal sistema delle banche centrali alla data di venerdì scorso 16 luglio. Il livello indicato è identico a quello dell'ultima operazione dello stesso tipo svoltasi martedì scorso. Il tasso massimo offerto sui depositi raccolti sarà pari all'1 per cento. Una nuova identica transazione si terrà la prossima settimana.