Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2010 alle ore 12:02.
Si apre la seconda settimana di trimestrali, dopo i conti presentati nei giorni scorsi da Alcoa, Intel, Jp Morgan, Bank of America, Citigroup, Google e General Electric. Ad aprire la nuova settimana è stato oggi il gruppo olandese Royal Philips Electronics che ha annunciato utili nel secondo trimestre del 2010 sei volte superiori rispetto a quelli riportati nel corrispondente periodo del 2009. Il titolo quotato sul listino Aex di Amsterdam cede, però, il 3% dopo aver accusato un ribasso nel corso della mattinata del 4,3%, dopo che la società ha previsto nel secondo semestre un rallentamento della crescita del fatturato del 5 per cento, come conseguenza della «costante, ma lenta ripresa negli Stati Uniti e in Europa».
Ha fatto seguito la svedese Electrolux, anche questa penalizzata in Borsa dopo la presentazione dei conti. Il leitmotiv è lo stesso con quanto visto la scorsa settimana: la crescita dei profitti non basta per convincere i mercati azionari.
I conti di Philips. Il gruppo elettronico olandese ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto in crescita a 262 milioni di euro, dai 45 milioni del corrispondente periodo 2009. Le vendite sono salite del 12% a 1,62 miliardi di euro, grazie soprattutto ai mercati emergenti. Per l'intero esercizio Philips prevede un margine operativo lordo superiore al 10 per cento.
Electrolux. Copione simile del gruppo svedese Electrolux, il secondo produttore al mondo di elettrodomestici per la casa dopo la società statunitense Whirlpool che ha riportato profitti in crescita (+56% a 1,03 miliardi di corone, 108 milioni di euro). Le vendite, però, sono calate dell'1% a 27,16 miliardi di corone. La società ha confermato i suoi target per il 2010 ha registrato ricavi sono stati pari a 27,3 miliardi di corone svedesi (2,88 miliardi di euro) sotto la mediana di 27,6 miliardi attesi. La società ha detto di attendersi un recupero in mercati chiave come gli Stati Uniti, in rialzo per il terzo trimestre consecutivo dopo 13 di calo, mentre quello brasiliano ha registrato una lieve flessione. L'amministratore delegato, Hans Straaberg conferma la possibilità di raggiungere un margine operativo del 6% nel 2010. La trimestrale di Electrolux non ha convinto i mercati che penalizzano il titolo, arrivato a cedere oltre il 6% dopo la pubblicazione dei dati.