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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2010 alle ore 13:56.
Le Borse vanno su? Tutto merito dei grandi investitori che hanno deciso di comprare con grandi volumi. Le Borse vanno a picco? È colpa delle strategie ribassiste degli hedge fund che speculano sulle vendite. Di solito, si dice così. Ma in realtà la storia è un'altra. Per capire se i mercati apriranno al rialzo o al ribasso non c'è, infatti, bisogno di provare a interpretare la strategia che adotteranno i grandi investitori oppure quale direzione prenderà l'algoritmo finanziario predominante (tra i tanti che fisici e matematici sfornano per le case del risparmio gestito).
Basta avvicinarsi alla finestra. E guardare fuori. Se l'orizzonte è macchiato da nuvoloni che indicano l'arrivo del maltempo, allora si possono dormire sonni tranquilli. Perché, con ogni probabilità, i mercati azionari apriranno al rialzo. Meglio ancora una bella nevicata. Se invece le previsioni indicano che la temperatura volge al rialzo, allora è meglio rimandare la puntatina azionaria o dirottare altrove le proprie scelte di investimento.
È quanto emerge da uno studio condotto da Melanie Cao e Jason Wei, professori di Finanza all'Università di Toronto (relativo al 2004 è stato recentemente aggiornato) che hanno analizzato il modo in cui l'umore può influenzare le scelte comportamentali e, di conseguenza, le scelte di investimento. Nei periodi freddi - sostengono gli studiosi - diminuisce il comfort e aumenta l'aggressività dovuta a questo disagio. Aumentando l'aggressività cresce anche l'attitudine al rischio. Il tutto, rapportato al termometro delle quotazioni azionarie, si traduce in un rialzo dei prezzi. Nei periodi caldi, invece, aumenta l'apatia e quindi l'appetito per il rischio viene meno. Ed è allora che si riaffaccia l'Orso sui mercati.
Il lavoro condotto dai due studiosi è frutto dell'elaborazione di dati rilevati per decenni su otto grandi piazze azionarie mondiali. Da Taiwan all Svezia, dall'Australia agli Stati Uniti la storia non cambia. Il termometro atmosferico e quello dei rendimenti di Borsa si muovono in modo inversamente proporzionale.
Una forte semplificazione, certo, delle complesse dinamiche che regolano i mercati azionari, molto spesso paragonati a dei tavoli da gioco d'azzardo. Ma chi è scettico può guardare come è andata Piazza Affari quest'anno. Nel periodo invernale (da dicembre a marzo) il listino è cresciuto del 2%. Nella fase calda, da maggio a oggi, 21 luglio, ha perso invece l'8 per cento. Chi crede al ragionamento alla base dello studio ha da oggi un altro buon motivo per doversi preoccupare del costante riscaldamento climatico del pianeta.