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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2010 alle ore 18:27.
Non ci sarà alcuna ricaduta dell'economia americana. Piuttosto l'incremento del Pil a stelle e strisce proseguirà lentamente nel corso dei prossimi 12-24 mesi. A dare la sua view è il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, intervistato oggi dall'emittente televisiva americana Nbc. «Cominciamo a vedere una ripresa nel mercato del lavoro e anche una crescita degli investimenti; le industrie manifatturiere si stanno rafforzando e le esportazioni
migliorano. Tutti segnali incoraggianti, anche se abbiamo ancora un lungo cammino da compiere", ha detto Geithner.
Che ha aggiunto: «No, non credo che vivremo una seconda ondata di recessione», rispondendo a un giornalista che gli prospettava un simile scenario. «La cosa più probabile, è che vedremo crescere l'economia lentamente, nel corso dei prossimi dodici-ventiquattro mesi», ha detto Geithner durante la trasmissione "Meet the Press".
Per Geithner gli Stati Uniti tuttavia devono impegnarsi a fondo per la riduzione del deficit. E la cancellazione dei benefici fiscali ai contribuenti ad alto reddito rappresenta la volontà degli
Stati Uniti di perseguire politiche di riduzione del disavanzo. In un'intervista separata all'Abc, il segretario al Tesoro ha infatti sottolineato l'intenzione dell'amministrazione Obama di non prolungare i tagli alle tasse per i contribuenti che dichiarano più di 250.000 dollari all'anno quando questi arriveranno a scadenza alla fine del 2010. «Pensiamo che sia una decisione
responsabile perchè abbiamo bisogno di mostrare al mondo che siamo un Paese che vuole iniziare a fare qualche progresso nella riduzione del deficit a lungo periodo», ha aggiunto Geithner.