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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2010 alle ore 14:38.
"Il romanticismo italiano di Vittorio": il Financial Times coglie una battuta fatta da Vittorio Colao e racconta di avere visto un po' di "emozione" (in italiano nel Ft) nel solitamente "robotico" Ceo di Vodafone.
Ecco l'aneddoto così come lo racconta Emiko Terazono nella rubrica "People" del quotidiano britannico. All'assemblea annuale del gruppo di telefonia mobile, che si è tenuta martedì a Westminster, un azionista gli ha chiesto se avesse divorziato dal presidente, Sir John Bond, riferendosi a un articolo nel quale si diceva che Colao si era rifiutato di appoggiare pubblicamente il suo presidente durante una teleconferenza sugli utili.
Colao ha risposto che era concentrato sugli utili trimestrali e non pensava fosse opportuno fare commenti sulla posizione di Sir John. Ma in futuro – continua il Ft - l'italiano ha detto che sarebbe stato "meno arido" e avrebbe cercato di iniettare un po' di "romanticismo (di nuovo in italiano), visto da dove provengo".
Fin qui il racconto del Financial Times. Ricordiamo che l'assemblea di Vodafone ha confermato il Cda, rieleggendo anche il presidente, Sir John Bond, e il vicepresidente, John Buchanan, contestati da una parte degli azionisti. La percentuale dei voti contrari (meno del 7%) è significativa perché riflette lo scontento crescente tra gli investitori, dopo la dura presa di posizione dell'Ontario Teachers Pension Plan (0,4% del capitale). Il fondo canadese ha definito "disastrose" le acquisizioni fatte dai manager (Vodafone è stata costretta a svalutare le attività indiane per 2,3 miliardi di dollari) e ha chiesto le dimissioni del presidente e vicepresidente, confermando invece la fiducia in Colao. Il manager italiano, amministratore delegato di Vodafone dal 2008, è più orientato a ottenere maggiore redditività dalle attività esistenti (vedi il Sole24 Ore del 24 luglio):
