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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2010 alle ore 08:01.
Reserch in motion (Rim) ha un messaggio istantaneo per gli Emirati Arabi Uniti e i governi, dall'Arabia Saudita all'India, che vogliono mettere al bando i servizi del suo popolare BlackBerry in nome della sicurezza nazionale. Non intende compromettere un'altra «integrità e sicurezza», quella dello smartphone prediletto dal mondo degli affari.
Lo scontro tra Rim e le autorità di nazioni cruciali per le prospettive dell'azienda canadese ha tenuto ieri in ostaggio il titolo in Borsa: durante una seduta in rialzo ha perso fino al 2,7% per chiudere in calo dello 0,4 per cento.
Tra Emirati e Arabia Saudita Rim ha solo il 2,6% dei 46 milioni di abbonati mondiali. Quale sintomo di ostacoli sui mercati emergenti, però, la polemica ha ben altro peso: il fatturato fuori dal Nordamerica conta ormai per il 37% dei 15 miliardi di dollari di entrate annuali, rispetto al 23% del 2005. L'azienda, inoltre, attraversa una fase delicata: nelle prossime ore lancerà un modello touch-screen per rispondere alla crescente concorrenza negli smartphone, dall'iPhone 4 di Apple ai telefonini con sistema operativo Android di Google.
Gli analisti, dietro i tamburi di guerra, si aspettano l'apertura di nuove trattative alla caccia di compromessi. Il tempo non manca: il blocco dei servizi di instant messaging, posta elettronica e navigazione Internet parte dall'11 ottobre. E la stessa Rim ha detto di voler «rispettare sia le regolamentazioni nazionali che la privacy di consumatori e aziende».
Ma nessuno si nasconde l'escalation della tensione. Accanto agli Emirati, che fermeranno anche il traffico di utenti in transito o in visita, altri grandi paesi mediorientali e asiatici hanno messo in guardia Research in motion. Riad ha già deciso di limitare alcuni servizi di messaging da agosto. La scorsa settimana Nuova Delhi aveva ipotizzato apertamente di calare le saracinesche sul Blackberry. E la Cina ha a sua volta alzato il tiro.
In gioco è uno dei grandi vantaggi competivivi dello smartphone di Rim, prezioso per gli utenti di business ai quali era fin dall'inizio destinato: la difficoltà di monitorare e decodificare le comunicazioni. Al contrario di molti concorrenti, la società ricorre a tecnologie che criptano sul nascere i dati, prima di inviarli. Poi li spedisce subito a propri server "offshore", i Network Operations Centers in gran parte in Canada. Un sistema che vanifica filtri locali e sottrae i messaggi alla giurisdizione dei paesi d'origine.