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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2010 alle ore 10:51.
Annuncio choc venerdì sera nel mondo dell'informatica Usa: Mark Hurd, 53 anni, numero uno di Hewlett-Packard si è dimesso all'improvviso. È accusato di aver falsificato delle note spese per nascondere una relazione con una ex collaboratrice del gruppo che lo ha accusato di molestie sessuali. Hurd ha deciso di lasciare l'incarico al termine di una inchiesta interna, che malgrado abbia riconosciuto che «le regole dell'azienda in materia di molestie sessuali non siano state violate» ha altresì appurato che «non sono state rispettati gli standard di comportamento nelle relazioni d'affari».
Per Hp è un brutto colpo perchè è stato proprio Hurd a risollevare le sorti del gigante della Silicon Valley dopo una serie di anni difficili sotto la guida di Carly Fiorina. A Wall Street i titoli del primo produttore di pc del mondo hanno reagito con un tonfo del 9,710% a 41,85 dollari negli scambi del dopoborsa. Il Cda, nel frattempo, per evitare vuoti di potere ha affidato l'interim al direttore finanziario Cathie Lesiak, 51 anni, una veterana dell'azienda che l'ha assunta 24 anni fa. Ed è già stato un nominato Comitato con il compito di selezionare i candidati, «sia interni che esterni all'azienda», che dovranno rimpiazzare Hurd.
Per rassicurare i mercati, Hp ha sottolineato che l'uscita del Ceo è solo un fatto di coerenza e integrità personale, non ha nulla anche fare con le performance del gruppo e non avrà ripercussioni sui risultati. Il gruppo ha anticipato, infatti che il terzo trimestre (i conti saranno presentati ufficialmente il prossimo 26 agosto) ha registrato un aumento del giro d'affari dell'11% a 30,7 miliardi di dollari. Inoltre, ha rivisto al rialzo l'utile per azione del 2010 a 4,49 -4,51 dollari per azione da 4,45-4,50 dollari precedenti, con un fatturato tra 125,3-125,5 miliardi di dollari, a fronte di una stima media di 124, mliardi. Hurd ha sottolineato che «quella di lasciare Hp dopo cinque anni è una decisione dolorosa». Ma ha dovuto gettare la spugna dopo una drammatica serie di consultazioni con i colleghi, un team che lui stesso aveva contribuito a creare quando, nel 2005, aveva preso la guida risanando i conti dell'azienda. Hurd ammette di aver tradito «la fiducia, il rispetto e l'integrità che avevo sposato alla Hp e che mi hanno guidato durante tutta la mia carriera». e riconosce che in questa situazione «sarebbe molto difficile per lui mantenere la leadership».