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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2010 alle ore 08:01.
LUGANO
Il gigante dell'alimentare Nestlé ha chiuso un buon primo semestre 2010, con utili e fatturato in crescita. L'utile netto è aumentato del 7,5% rispetto ai primi sei mesi dell'anno scorso, a 5,5 miliardi di franchi (4 miliardi di euro). Il giro d'affari è progredito del 5,9%, a 55,3 miliardi di franchi (pari a circa 40 miliardi di euro).
Si tratta di cifre superiori a gran parte delle attese e che il mercato ha accolto in modo positivo. Alla Borsa di Zurigo il titolo Nestlé è infatti rimasto ieri a lungo in territorio positivo, in una giornata che è stata chiaramente di segno negativo per la gran parte delle azioni e degli indici, chiudendo poi la seduta con una lieve flessione dello 0,2%, a 51,4 franchi.
L'utile operativo della multinazionale svizzera è salito nel semestre del 13,6%, a 8,4 miliardi di franchi. La crescita organica delle vendite, dato che esclude gli effetti dei cambi e delle acquisizioni, ha raggiunto nel periodo il 6,1%. Quest'ultima percentuale permette ora a Nestlé di prevedere per l'intero 2010 una crescita organica di circa il 5%, contro il 3,9% dell'anno scorso. Un obiettivo dunque più alto rispetto a quanto messo in preventivo. E questo nonostante un panorama in cui non mancano le sfide, tra cui quella della forza del franco rispetto a molte monete, tra cui l'euro ed il dollaro, e quella del rincaro delle materie prime. Riferendosi proprio a queste ultime, il ceo Paul Bulcke ha affermato che il gruppo «è preparato ad un secondo semestre più difficile».
Nel complesso, nel semestre per Nestlé vi è stata una accelerazione degli affari in gran parte del mondo, in Europa, Asia, Oceania, Africa, sull'onda dell'inizio della ripresa economica internazionale. La spinta maggiore è venuta peraltro proprio dai Paesi emergenti, anche grazie all'offerta di prodotti alternativi a basso costo. «Abbiamo aumentato gli investimentisui nostri marchi – ha aggiunto l'amministratore delegato Paul Bulcke – sulle nostre capacità e sui nostri dipendenti».
A livello di prodotti, continua la sua marcia il Nespresso; malgrado la concorrenza di nuovi marchi di altri gruppi, il caffè in capsula dovrebbe a fine 2010 superare i 3 miliardi di franchi di ricavi, contro i 2,7 miliardi del 2009. Per quest'anno è prevista l'apertura di una trentina di nuovi negozi Nespresso, anche a Shanghai e New York.