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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2010 alle ore 08:01.
MILANO
Novità nel libro soci di Molmed, la società farmaceutica che sviluppa terapie contro il cancro quotata a Piazza Affari. A seguito dell'aumento di capitale concluso all'inizio di agosto, gli assetti proprietari del gruppo sono cambiati, anche se i nuovi equilibri confermano il ruolo di primo socio della Fininvest di Silvio Berlusconi. Secondo la fotografia pubblicata dalla Consob, Leonardo del Vecchio e la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor hanno praticamente dimezzato le loro quote nella società, passate dall'8,19% al 4,3% per il patron di Luxottica, e dal 21,14% al 10,49% per la fondazione di Don Verzè. Si diluiscono anche altri due soci, la Compagnie D'Investissements Monaco (dal 14,32% al 7,11%) e Banca Arner (dal 2,01% all'1,39%).
Contestualmente diventa ancora più centrale la posizione della Fininvest, che detiene circa il 24% del capitale della società ed è rappresentata in consiglio dal più giovane dei figli del premier, Luigi Berlusconi. Questo nonostante nei mesi scorsi proprio il figlio del Cavaliere abbia venduto 600mila diritti relativi all'aumento di capitale. Operazione che ha consentito alla Fininvest di "risparmiare" circa 330mila euro, pari più o meno allo 0,6% dell'iniezione di liquidità complessiva.
Accanto alla cassaforte della famiglia di Arcore tiene le posizioni Ennio Doris, che con il presidente del Consiglio condivide il controllo di Mediolanum: è presente nell'azionariato di Molmed con le sue società H-Invest e H-Equity, che insieme hanno mantenuto invariata la quota all'8,13%. Debutta, invece, nell'azionariato di Molmed Intesa Sanpaolo con il 3,84% del capitale, dopo aver sottoscritto parte dei diritti inoptati nell'ambito dell'aumento di capitale del quale era garante attraverso Banca Imi.
La ricapitalizzazione della società, annunciata nello scorso giugno, ha raccolto quasi 58 milioni di euro con l'obiettivo primario di finanziare lo sviluppo di due farmaci antitumorali che si trovano nell'ultima e più avanzata fase sperimentale (la fase III, quella in cui il farmaco viene testato su larga scala allo scopo di dimostrarne l'efficacia terapeutica e la tolleranza).