House Ad
House Ad
 

Finanza e Mercati Azioni

Seul in manovra sul petrolio Opa ostile di Knoc su Dana

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2010 alle ore 09:53.

LONDRA - Più che ostile sembra benvenuto, anzi atteso. Il takeover da 1,87 miliardi di sterline (2,4 miliardidi euro) che il gruppo petrolifero pubblico sudcoreano ha lanciato sulla britannica Dana petroleum, è inviso ai manager, ma non agli azionisti. Il 48,6% degli investitori fra cui Schroders, Jp Morgan e Blackrock ha accolto positivamente l'offerta che fissa in 18 sterline per azione il valore del gruppo con un premio del 59% rispetto ai corsi di borsa prima che iniziassero le voci degli appetiti coreani.

Un pronunciamento che rende quanto mai complessa la difesa che il management di Dana potrà inalberare contro la mossa di Korea National Oil company (Knoc): la soglia del 50% è in vista anche se l'impresa di Seul dovrà arrivare al 90% per togliere dal listino una delle imprese che oggi arricchiscono il Ftse 250. La mano giocata dai coreani è piuttosto spregiudicata anche se attesa. Mai prima d'ora un'impresa statale asiatica aveva agito direttamente sugli azionisti per portare l'affondo con una scalata ostile. La replica è nelle mani di Tom Cross, ceo e fondatore, nel 1994, di Dana, società che ha portato dal ruolo di piccolo operatore del Mare del Nord a società di medie dimensioni molto attiva in Africa. Cross, qualche settimana fa, aveva respinto l'identica offerta che Knoc aveva presentato al board considerandola insufficiente. Che il diniego potesse bastare ai coreani s'è rivelata un'illusione. Eppure la sorpresa non è mancata con il mercato pronto a reagire facendo fare al titolo un balzo del 6 per cento.

Lo spazio di manovra per Tom Cross e i suoi executive è ridotto. Nei prossimi giorni Dana dovrà annunciare nuovi risultati, ma soprattuto dovrà chiarire le sue ambizioni sul fronte dell'M&A. Con le voci sulle intenzioni coreane, infatti, si sono moltiplicate quelle che suggeriscono un deal da 200 milioni di sterline che Dana starebbe mettendo a punto per rilevare alcuni giacimenti di gas nel Mare del Nord oggi controllati dai canadesi di Suncor. Non è detto che Knoc sia ostile all'operazione. Anzi potrebbe essere contenta di accelerare la sua corsa verso l'obiettivo che si è data, ovvero 300mila barili al giorno entro il 2012. Dana "ingrassata" dall'operazione con Suncor porterebbe Knoc a superare di slancio la soglia dei 150 mila.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Borsa Valori | Ftse | Korea National Oil | Mare del Nord | Morgan Jp | Opa e Opv | Seul | Suncor | Tom Cross

 

Eppure se il gruppo inglese dovesse procedere l'operazione lanciata dai coreani potrebbe complicarsi. Ipotesi lontano per uno scenario che, in realtà, sembra essersi già definito. Il sì dei maggiori azionisti (Tom Cross oggi detiene il 2%) a favore dell'offerta di Knoc traccia una linea precisa. Conferma, soprattutto, l'offensiva del gruppo pubblico coreano che muove su Dana dieci mesi dopo aver messo mani su Canada Harvest Energy Trust per 1,7 miliardi di dollari. Knoc, ieri, ha cercato di vincere le resistenze di Tom Cross esprimendo parole di grande stima e considerazione per il management che che gli scalatori vorrebbero «continuare a vedere impegnato nella gestione» della società. Almeno per ora.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da