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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2010 alle ore 10:03.
L'agenzia di rating Standard & Poor's ha abbassato il rating sul debito dell'Irlanda ad AA- da AA, livello più basso dal 1995, e non esclude ulteriori tagli in futuro (outlook negativo). La motivazione? L'onere crescente che lo Stato deve affrontare per sostenere il sistema finanziario. L'Agenzia ha rivisto al rialzo le stime della cifra necessaria per la ricapitalizzazione del sistema bancario del Paese portandole a 50 miliardi di euro dai 35 iniziali.
«L'impatto sul bilancio del costo per il sostegno al sistema finanziario irlandese - scrive S&P - è considerevolmente cresciuto rispetto alle nostre stime iniziali. Se i costi aumenteranno ancora o altri eventi economici negativi diminuiranno la capacità del governo di raggiungere gli obiettivi di bilancio a breve termine, è possibile un ulteriore taglio del rating».
Le conclusioni di S&P vengono contestate dall'agenzia governativa irlandese per la gestione del debito (National Treasury Managemente Agency) che replica: «La stima di S&P si basa su un'ipervalutazione dei costi delle ricapitalizzazioni bancarie fino a 50 miliardi di euro. Crediamo che questo approccio sia sbagliato». L'agenzia di rating non avrebbe valutato correttamente tutte le attività e le passività e quindi avrebbe sopravvalutato il debito netto dello stato.