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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2010 alle ore 18:52.
Entra nel vivo la stagione delle semestrali bancarie a Piazza Affari. Con Banca Mps e Banca Imi che hanno comunicato i conti nel pomeriggio. L'istituto toscano ha presentato a mercati chiusi i conti del secondo trimestre 2010 che hanno evidenziato un utile di 119 milioni di euro, in crescita rispetto ai 31,9 milioni dello stesso periodo di un anno fa, grazie anche alle vendita delle filiali e, in ogni caso, non confrontabile per diversa contabilizzazione. Il Tier 1 é salito al 7,8% dal 7,5% del trimestre precedente. È quanto rende noto il gruppo secondo cui il risultato operativo netto è salito a quota 254 milioni. Il dato è sopra le attese degli analisti il cui consesus era pari intorno ai 110 milioni di euro.
Il gruppo ha archiviato il primo semestre con un utile netto di 261,2 milioni di euro, in calo del 21% rispetto a un anno prima. Il risultato operativo netto è invece di 510,8 milioni, con un +8,1% nel confronto con il primo semestre 2009.
«Nonostante il contesto ancora difficile - sottolinea Mps - il gruppo chiude positivamente i primi sei mesi dell'anno sia in termini economici (utile netto superiore ai 261 milioni, che sarebbero 318,4 senza considerare la Purchase price allocation, mentre erano 332,1 milioni nel 2009, non confrontabili) che di performance commerciali (raccolta diretta +8,8%, raccolta indiretta + 4,2%, impieghi +7,1%), sempre anno su anno su dati ricostruiti».
Banca Imi, la banca d'investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, ha riportato nei primi sei mesi del 2010 un utile netto di 350,4 milioni di euro, in crescita del 19,7 per cento. Il margine di intermediazione del semestre é stato di 631 milioni (+10,2%) e i costi operativi sono cresciuti a 146,3 milioni per un risultato della gestione operativa di 484,7 milioni, in aumento dell'8,3%. La situazione patrimoniale vede il Core Tier I e il Tier Total entrambi all'11,4%, dal 10,3% di fine 2009.
A livello aggregato, l'utile netto di Banca Imi e delle partecipate di New York e Lussemburgo ammonta nel semestre a 318,2 milioni (+8,2%). A fronte della crescita dei proventi nei primi tre mesi dell'anno, spiega una nota, il secondo trimestre ha visto significative turbolenze nel mercato del debito sovrano e istituzionale. «I risultati ottenuti da Banca Imi nei primi sei mesi del 2010 assumono particolare rilievo anche alla luce di un significativo rallentamento - a partire da maggio - dell'attività della clientela che in più occasioni ha preferito non accedere al mercato dei capitali a fronte di una volatilità ritenuta eccessiva».