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Finanza e Mercati In primo piano

Rosso record e nuovi aiuti per Anglo Irish Bank

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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2010 alle ore 09:33.

LONDRA - Anglo Irish Bank ha conquistato un primato poco invidiabile ieri, annunciando la maggiore perdita mai registrata da una società irlandese: 8,2 miliardi di euro nel primo semestre dell'anno, che si aggiungono ai 12,7 miliardi di rosso annua nel 2009. La perdita semestrale è stata dovuta «alla severa contrazione del mercato immobiliare irlandese, all'aumento della disoccupazione e alla debolezza dei consumi», ha spiegato Alan Dukes, presidente di Anglo Irish. Dublino è stata costretta a dare un ulteriore contributo di 8,6 miliardi di euro per sostenere la banca, portando l'aiuto di Stato ricevuto dall'istituto a un totale di 22,9 miliardi.


L'istituto bancario in crisi, nazionalizzato nel gennaio 2009 in seguito al crollo del mercato immobiliare irlandese al quale era fortemente esposto, ha anche annunciato l'intenzione di "salvare" solo il 20% della banca smantellando gradualmente il resto nei prossimi dieci anni. «Abbiamo preso in considerazione diverse opzioni strategiche per il futuro della banca, compresa una liquidazione immediata – ha detto Dukes –. Dopo aver riflettuto a lungo, abbiamo deciso di dividere la banca in due, chiudendo almeno l'80% della vecchia "bad bank" e creando una nuova "good bank" solida con gli asset di buona qualità che restano. Riteniamo che questo piano di ristrutturazione rappresenti la migliore soluzione per i contribuenti». L'ultima parola spetta però alla Ue, che entro settembre annuncerà la sua decisione sul futuro di Anglo Irish e che potrebbe porre il veto al progetto.

«Vale la pena sottolineare che, per quanto orrendi, i risultati di Anglo Irish sono in linea con le previsioni», ha detto mestamente il ministro delle Finanze Brian Lenihan. Le perdite semestrali comprendono 4,8 miliardi di crediti inesigibili e 3,5 miliardi di perdite su asset ceduti a prezzo scontato alla National Asset Management Agency (Nama), l'ente creato dal Governo irlandese per assorbire i crediti inesigibili e gli asset a rischio. Anglo Irish ha finora trasferito 16 miliardi di asset a Nama. Nonostante l'assenza di brutte sorprese, il mercato ha reagito negativamente alle notizie da Dublino. Il costo di assicurare il debito sovrano è aumentato di 10,5 punti a 352 punti base, il livello più alto dal marzo 2009. Gli swap su Anglo Irish Bank sono saliti di 15 punti a 614, il massimo da tredici mesi.

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Tags Correlati: Aib | Alan Dukes | Anglo Irish Bank | Brian Lenihan | Irlanda | Mike Aynsley | Nama | Standard and Poor's

 

In agosto la Ue aveva approvato altri 10 miliardi di aiuti di emergenza a Anglo Irish in difficoltà, ma la decisione si era rivelata un boomerang rinnovando i dubbi sul settore bancario irlandese. La settimana scorsa Standard & Poor's aveva tagliato il credit rating dell'Irlanda con outlook negativo proprio a causa del peso del settore finanziario, calcolando che il costo per Dublino del salvataggio delle banche sarebbe salito a 50 miliardi dai 25 previsti. Il Governo irlandese aveva aspramente contestato le previsioni della società di rating. Ieri Mike Aynsley, ceo di Anglo Irish, è tornato a criticarla, sostenendo che la banca avrà bisogno di 25 miliardi di euro, non 39 miliardi come previsto da S&P: «Non riesco a capire da dove abbiano tirato fuori questa cifra» ha detto.

Le prospettive intanto restano incerte per l'economia irlandese e quindi per il settore bancario. «Dopo una grave recessione l'economia irlandese sta dando segnali di miglioramento – ha detto Aynsley –. Le previsioni di crescita restano però basse e le condizioni di mercato resteranno difficili nel breve termine, dato che l'impatto degli squilibri creati durante il boom economico continuerà a limitare i consumi e gli investimenti».


I NUMERI
8,2 miliardi- La perdita semestrale
A tanto ammonta in euro la perdita semestrale della banca, che aveva chiuso il 2009 con un rosso di 12,7 miliardi. Il dato, spiega il presidente di Aib era atteso ed è dovuto alla contrazione del mercato immobiliare irlandese, all'aumento della disoccupazione e alla debolezza dei consumi.

22,9 miliardi- Gli aiuti statali
Dublino ha concesso all'istituto in crisi nuovi aiuti per 8,6 miliardi di euro, portando il proprio intervento a sostengo di Aib a quota 22,9 miliardi.


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