House Ad
House Ad
 

Finanza e Mercati Materie Prime

Africa nuova frontiera per le minerarie

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2010 alle ore 08:05.


CANBERRA
Le minerarie australiane guardano sempre di più all'Africa. Secondo gli ultimi dati resi noti alla Paydirt Africa Down Under Conference, che ha avuto luogo ieri Perth, gli investimenti verso il continente più antico del mondo sono saliti a 20 miliardi di dollari. Il numero delle aziende australiane interessate sono passate da 54 nel 2003 alle odierne 170.
«Solo quest'anno – spiega Dennis Richardson, segretario al Dipartimento degli Affari esteri di Canberra – più di 20 società quotate all'Asx si sono aggiunte al numero delle aziende con asset in Africa. La crescita di questi investimenti è impressionante, sia in numeri assoluti sia per espansione geografica».
Le società australiane stanno riuscendo ad arginare la marcia africana della Cina. La Repubblica popolare, con la sua inesauribile fame di rame, nickel e zinco, ha avviato negli anni scorsi un'aggressiva campagna con diversi governi africani, offrendo finanziamenti, consulenze e realizzazione di progetti vitali per lo sviluppo economico in cambio di diritti a sfruttare vaste aree ricche di giacimenti minerari. La Banca mondiale stima che Pechino abbia speso almeno l'equivalente di 10 miliardi di dollari in progetti infrastrutturali in Africa.
Oggi però circa il 40% dei progetti minerari africani è controllato da aziende australiane, per un totale di 500 siti ed esplorazioni minerarie che coprono 40 paesi. Il reperimento di fondi, la chiarezza e la trasparenza negli adempimenti burocratici restano un problema, anche se il continente è più prospero e stabile rispetto a soli pochi anni fa.
Non tutti però sono soddisfatti di questo trend. Hancock Prospecting si è congratulata ieri con Rio Tinto per la scelta di sviluppare in patria il progetto nei minerali ferrosi Hope Downs 4, in Western Australia, su cui le due società investiranno 607 milioni di dollari ciascuna (Rio Tinto sborserà altri 425 milioni per la realizzazione di infrastrutture). «L'Australia - ha commentato Gina Rinehart, presidente di Hancock - deve fare di tutto per restare competitiva sul mercato mondiale e per incoraggiare investimenti nel paese. C'è un grande focus ora sui paesi dell'Africa Occidentale, che va combattuto a tutti i costi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tags Correlati: Australia Occidentale | Banca Mondiale | Cina | Dennis Richardson | Gina Rinehart | Hancock Prospecting | Hope Downs | Investimenti finanziari

 

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da