House Ad
House Ad
 

Finanza e Mercati In primo piano

Il raider sale, il pastore lascia

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2010 alle ore 08:02.


LONDRA. Dal nostro corrispondente
Volendo leggere la sequenza degli eventi come se fossero i passaggi in linea di un processo dall'alto pianificato, la City di Londra ha scelto i bucanieri e abbandonato i santi. Avanti tutta con i "banchieri da casinò", per restare alla metafora del ministro dell'industria Vince Cable, indietro tutta con la finanza illuminata dall'etica divina. Stephen Green, prete della Chiesa d'Inghilterra, autore di «Salvare Dio? Salvare Mammona (il profitto)?» presidente di Hong Kong and Shanghai Bank, allevia il Miglio Quadrato di se stesso, facendo spazio immaginario a Bob Diamond, nomen omen, banchiere, com'è, da cento milioni di sterline di bonus accumulati negli anni, tifoso sfegatato del Chelsea nonostante l'accento troppo yankee per le abitudini del Tamigi. Un americano a Londra, svelto abbastanza da imporre il galoppo di Wall Street al trotto della City. Entrambi vincitori, Green e Diamond, nello scontro con il credit crunch. Il primo sulla scia di una mega aumento di capitale che ha puntellato le casse di un istituto con i piedi in Asia e il cervello a Londra e diversificato abbastanza da non farsi travolgere dall'estremo avvitarsi dei derivati. Il secondo rapido nel mettere le mani sul meglio di Lehman, moltiplicando negli Usa la base di BarCap, l'investment banking di Barclays da lui inventato, scolpito e portato a successo mondiale.
Da ieri Bob Diamond, 59 anni, tre figli, una moglie e un passato da vicino di casa di J.K Rowling, ovvero di Harry Potter, è il nuovo ceo di Barclays anche se per la sostituzione piena di ruolo e funzioni oggi in capo a John Varley dovrà attendere aprile. Ma a Londra tornerà subito (oggi risiede a New York), ancora una volta a Kensington, ancora una volta a due passi dal fenomeno letterario nell'Inghilterra di Tony Blair.
Da ieri Stephen Green, 62 anni, una laurea ad Oxford un master all'Mit e l'illuminazione divina ad Hong Kong dove prese i voti della Chiesa d'Inghilterra prima di scalare il gruppo bancario più ricco d'Europa, non è più presidente di Hsbc. Il "Banchiere di Dio", con tutto i distinguo da meno illustri e assai più tragici precedenti, si dà alla politica: ministro del commercio nel governo di David Cameron. Happy ending, anche se meno happy di chi lo immaginava prossimo al soglio supremo della banca d'Inghilterra quando King Mervyn - come a Londra è stato ribattezzato il governatore Mervyn King - si sarà stancato di co-pilotare l'economia britannica. Per la presidenza di Hsbc la coda è lunga. In cima, da settimane, si dice che ci sia solo John Thornton, oggi in Cina dopo un passato al top di Goldman Sachs. A un'incollatura e anche meno c'è l'attuale ceo, Michael Geoghegan. Il terzo incomodo ha già un nome, Simon Robertson ex Goldman oggi presidente di Rolls Royce.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Asia | Bob Diamond | Cameron La banca | Chelsea | Credito alle imprese | David Cameron | Europa | Harry Potter and the Sorcerer's Stone | John Thornton | Mervyn King | MIT | Rolls Royce | Shanghai Bank | Simon Robertson | Stati Uniti d'America | Stephen Green | Vince Cable | Wall Street

 

In attesa di allora restano le considerazioni di oggi. Nessun disegno superiore ha messo in fila il doppio colpo annunciato ieri. Solo il caso. Tanto basta per una morale spicciola - bucanieri che arrivano, santi che vanno - e per ragionare sugli scenari prossimi venturi del banking britannico. L'arrivo di Bob Diamond alla guida operativa di Barclays è un indizio chiaro: se l'unica banca privata inglese, eccezion fatta per Hsbc, sceglie di dare la responsabilità globale all'uomo che ha creato e portato al successo l'investment banking significa che in vista di un'opzione futura, a soccombere sarà l'area retail. Lo scenario non è di là da venire. La Gran Bretagna è l'unico paese che considera, o finge di considerare, seriamente l'ipotesi di dividere le cosiddette banche universali: o attività di investimento o di credito tradizionale. Una commissione governativa lavora da giugno ed entro settembre 2011 dovrà dire se questo sarà il destino ultimo di un'industria che resta e resterà per molto tempo ancora pilastro irrinunciabile dell'economia britannica. In vista di quel giorno, Barclays si prepara e ha scelto Bob Diamond per allenarla. Più di una minaccia è una scelta: se sarà deciso lo spezzatino, l'istituto opterà per le attività di investimento, punterà cioè sull'approccio americano, da banchiere "moderno" per abusare di luoghi comuni, determinato a remunerarsi con bonus stellari (10 milioni di sterline nel 2001, 15 nel 2006, 21 nel 2007, 22 nel 2009) ma capace di garantire profitti in linea: l'80% degli utili del gruppo nella prima metà del 2010 arrivano dalla sua divisione.
Al rotolare di tanti numeri, Stephen Green oppone un hybris in tono minore, contro la protervia degli eccessi offre un «business più sobrio e meno aggressivo», più verde, più umile, più gentile gli ha fatto dire Boyd Tonkin nella recensione al suo libro "Good Value", riflessione su danaro ed etica. Ricetta per il futuro visto che nel passato Hsbc non se l'è affatto cavata male nell'accumulare profitti e nell'adottare scelte strategiche radicali – la re-location in Cina – per moltiplicarli. Come tocca fare a una banca. Non sappiamo se di questo, Stephen Green si sia davvero stancato, se per questo abbia scelto la via della politica, ma i dubbi del Banchiere di Dio sul capitalismo estremo messo a nudo dal credit crunch, probabilmente, hanno pesato sulla scelta. Un dubbio, crediamo, che non ha mai sfiorato, Bob Diamond.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da