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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 08:02.
La cessione di Malo al gruppo aretino Evante subisce un ritardo. Manca ancora la firma dei sindacati, che giovedì scorso in un incontro al ministero dello Sviluppo economico hanno chiesto qualche integrazione al piano di dismissione presentato. «Il piano industriale presentato da Evante è convincente. Il nostro giudizio è positivo, abbiamo chiesto solo come integrazione che venga mantenuto un presidio, con dipendenti, a Milano» spiega Giuseppe Augurusa, rappresentante sindacale della Filctem Cgil Lombardia.
Il piano presentato prevede, inoltre, 30 esuberi su circa 200 dipendenti, con lo spostamento su Firenze di alcuni. «Abbiamo chiesto - continua Augurusa - di verificare le modalità di passaggio dei lavoratori alla nuova società. Nel caso si trovasse una risposta solo parziale alle nostre richieste vogliamo avere maggiori assicurazioni sul futuro di coloro che potrebbero non essere parte della cessione. In particolare vorremmo che fossero assicurati loro ammortizzatori sociali della durata di due anni».
Tutto rimandato, quindi, a mercoledì 15 settembre quando in un nuovo incontro fra le parti si capirà qual è la disponibilità di Evante di rispondere alle richieste dei sindacati e quali sono gli ammortizzatori sociali che verranno garantiti a chi non rientrerà nel perimetro della cessione.
Settimana prossima poi sarà importante anche per i processi di cessione delle altre due divisioni del gruppo It Holding, in amministrazione straordinaria. Entro giovedì 16 settembre le cordate interessate a Ferrè e Ittierre dovranno presentare delle offerte migliorative e complete ai commissari straordinari (Stanislao Chimenti, Roberto Spada e Andrea Ciccoli) e agli advisor advisor (Merdiobanca e Sin&rgetica).
Per Ittierre, che produce e distribuisce capi d'abbigliamento di nomi noti come «Just Cavalli», «C'N'C» e «Ermanno Scervino», sono arrivate due offerte: da un lato il gruppo Albisetti e dall'altro la cordata formata dagli ex obbligazionisti (fra gli altri Ing, Pioneer Investments e Goldman Sachs), il gruppo Borletti e il fondo di private equity Antares di Stefano Romiti. Quest'ultima cordata è assistita nell'operazione da Banca Leonardo e Compass Rondelli Advisors. I due "pretendenti" settimana prossima dovrebbero presentare offerte complete in linea con le richieste dei commissari.