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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2010 alle ore 18:15.
Wall Street sull'altalena: dopo un avvio in ribasso, il Dow Jones è salito per poi chiudere in calo dello 0,17% mentre l'S&P500 ha lasciato sul terreno lo 0,07 per cento. Resiste sopra la parità il Nasdaq. Seduta incerta per le borse europee che, solo dopo il rimbalzo dell'America, sono riusciti a chiudere sopra la parità proprio sul finale di seduta. Un'altra giornata positiva, comunque, dopo quella di ieri che aveva "promosso" i nuovi parametri patrimoniali per le banche introdotti da Basilea 3, meno restrittivi di quelli contenuti nella prima bozza. Oggi l'attenzione è tornata a focalizzarsi sul fronte macroeconomico, con i nuovi dati in arrivo dagli Stati Uniti, in particolare le vendite al dettaglio di agosto. A Piazza Affari gli indici FTSE IT All Share e FTSE Mib hanno chiuso praticamente piatti. Positive le altre piazze europee.
A Piazza Affari bene Ansaldo Sts. Ok anche Fiat in attesa del raduno di quasi l'80% dei 2.314 concessionari Chrysler, corrispondenti al 90% delle vendite Usa, oggi in Florida a Orlando per visionare i 16 nuovi modelli della casa di Detroit che saranno presentati direttamente dall'amministratore delegato, Sergio Marchionne. Le auto visibili saranno una trentina, compresa la 500 nordamericana in versione cabrio, abarth ed elettrica. Deboli gli energetici con Eni, Enel e A2a.
L'oro ha toccato un nuovo record storico. Il prezzo dei futures sul metallo prezioso ha raggiunto i 1.269,20 dollari l'oncia. Il precedente record era stato fissato a 1.266,50 dollari l'oncia, il 21 giugno scorso. II nuovo balzo, compiuto in un giorno in cui non sono stati pubblicati dati macro particolarmente deludenti eccezion fatta per lo Zew tedesco, indica che l'umore di fondo dei mercati rimane improntato al pessimismo circa le prospettive dell'economia mondiale e dunque continua a valere la strategia di investire in beni rifugio, quali appunto l'oro.
Il trend rialzista peraltro si è accentuato proprio in un giorno in cui l'altro bene rifugio per eccellenza, il dollaro, ha subito un pesante rovescio toccando un nuovo minimo dal 1985 rispetto allo yen e permettendo all'euro di riconquistare di slancio quota 1,30. Una spinta al rialzo l'oro l'ha ricevuta anche dalla decisione della banca centrale del Bangladesh, annunciata venerdì, di acquistare 10 tonnellate di oro dal Fondo Monetario Internazionale, ma secondo gli analisti é in atto anche un posizionamento speculativo da parte di molti fondi che puntano su ulteriori rialzi del metallo.