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La Consob chiede a Fiat più dettagli sui debiti

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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 12:58.

All'assemblea Fiat, che si terrà domani a Torino per approvare la scissione, dovranno essere forniti maggiori dettagli sulla ripartizione del debito tra le due società. È quanto atteso dalla Consob che ha seguito tutta la fase preparatoria dell'assemblea per assicurare un'informazione corretta e completa agli azionisti e al mercato.

Ma l'appuntamento di domani non scioglierà ancora tutte le incognite. Alle integrazioni verbali seguiranno infatti quelle scritte che aggiorneranno il documento informativo del 4 settembre in vista della quotazione separata dei due titoli, Fiat spa e Fiat Industrial, che dovrebbe essere contestuale alla data di efficacia dello spin-off, a partire quindi dal 1° gennaio dell'anno prossimo.

Ma andiamo con ordine. Sul debito il gruppo il Lingotto ha già fornito le prime indicazioni nel documento informativo nel quale sono contenuti i bilanci proforma a fine 2009 delle due società, come se la scissione fosse già stata attuata. Nel proforma 2009, che fa testo come base di partenza, è assegnato un indebitamento netto "industriale" (esclusi cioè i "servizi finanziari", l'area degli strumenti di finanziamento alle vendite) di 741 milioni alla Fiat che resterà a capo del settore auto e di 3,67 miliardi alla parte Industrial.

Si avverte però subito che la fotografia è "datata", perchè – è precisato – «si ritiene che alla data di efficacia della scissione l'indebitamento netto delle attività industriali sarà ripartito in misura sostanzialmente paritetica tra gruppo Fiat post-scissione e gruppo Fiat Industrial». Domani ci si aspetta che verranno spiegati i criteri che porteranno a raggiungere questo risultato. Da quanto già comunicato, gli analisti di Borsa hanno dedotto che allora quest'anno l'Auto brucerà ancora cassa, mentre la parte dei camion e dei trattori, che ha risentito di una pesante crisi nel 2009, recupererà terreno.

Altro punto che dovrà essere motivato meglio è quello che riguarda la "poison pill" che il Lingotto ha proposto di introdurre negli statuti di entrambe le società. All'assemblea cioè si chiederà di autorizzare per statuto il consiglio di amministrazione a mettere in atto tutte le misure necessarie a ostacolare una scalata ostile, anche prima che venga formalmente lanciata un'Opa. Di fatto il Lingotto sarà il primo gruppo in Italia a introdurre le deroghe ammesse dalla nuova normativa entrata in vigore a inizio luglio, senza le quali le mosse anti-scalata dovrebbero necessariamente essere approvate ogni volta dall'adunanza dei soci.

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Dal deposito della delibera assembleare sulla scissione decorreranno poi i 60 giorni entro i quali i creditori potranno eventualmente fare opposizione, senza peraltro avere la facoltà di fermare l'operazione. Il quadro delle garanzie per i prestiti obbligazionari è comunque abbastanza chiaro. I bond in circolazione, sottoscritti dagli investitori istituzionali, sono quelli di Fiat Finance (Lussemburgo e North America) che resteranno in capo a Fiat spa, mentre i prestiti di Case New Holland andranno con la società scissa. I regolamenti delle emissioni non prevedono più la clausola che avrebbe potuto causare un evento di default per la "disposizione di asset" (come appunto nel caso di scissione), e dunque non dovrebbero esserci problemi a riguardo. Per i debiti pregressi inoltre vale il principio della "garanzia solidale" che chiama a risponderne entrambe le società.

La ripartizione del debito però è rilevante anche per gli azionisti, dal momento che è uno degli elementi in grado di influenzare le prospettive dei due gruppi una volta che saranno separati. Nelle integrazioni al documento informativo – che la Consob dovrà vagliare prima di concedere la dichiarazione di equivalenza al prospetto e che sono attese per la fine dell'anno – ci sarà perciò un aggiornamento dei proforma almeno alla data del 30 giugno e possibilmente anche le indicazioni utili a capire come si assesterà la situazione a fine 2010, alla vigilia cioè della scissione.

Altro capitolo che dovrà essere approfondito nella documentazione sostitutiva del prospetto riguarda i rapporti con le parti correlate, considerato che, con la separazione del business nelle due entità distinte, lo diventeranno potenzialmente tutti i rapporti che finora erano infragruppo. Tenuto conto inoltre che proprio l'anno prossimo entrerà in vigore il regolamento Consob in materia.

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